A me, però, piacciono
Sottoscrivo parola per parola il post di Luca. Non se ne può più di essere etichettati nel modo feroce e insensato così in voga in questi tempi bui. Però, maledizione, le bandiere sono belle. Tutte, davvero (omaigod, forse non propro tutte: ad esempio, quella con la svastica…). Mi piacciono, mi piace vederle sventolare, mi piacciono come simboli, mi piace ricordarle e cercare di riconoscerle, così come faccio con le magliette delle squadre di calcio. Mai fatto caso alla felicità di un bambino che sventola la sua bandierina?
26/03/2003
Ecco, proprio quello che volevamo
“I ritratti del rais a ruba, a molti neonati imposto il suo nome: nei Territori la popolarità del leader iracheno è al massimo – Saddam è un eroe per i palestinesi”. Qui.
E chi sono io, Babbo Natale?
Dato che George Dabliu chiede 75 miliardi di dollari per pagare i prossimi sei mesi di guerra, fra i senatori americani c’è chi pensa che debba essere messo un limite al pozzo delle spese o delle mancate entrate. E così, costringendo Mr. President ad una sconfitta politica molto rara, soprattutto in tempi di guerra, 51 senatori hanno votato un emendamento alla legge di bilancio, per ridurre i tagli alle tasse previsti per i prossimi dieci anni da 726 a 350 miliardi di dollari. “Non è buona politica proporre tagli di questo genere, quando si ha un deficit di 300 miliardi di dollari, si è in guerra e non si sa quanto questa costerà “: lo ha detto il senatore John Breaux, ma avrebbe potuto dirlo anche l’impiegato che vende i biglietti per i tram in Market Street a San Francisco.
Non si salva neanche lo Zecchino d’Oro
Se in Italia si dovessero seguire le direttive dell’autorità britannica di vigilanza sulle telecomunicazioni, “quarantaquattro gatti in fila per tre col resto di due” potrebbe richiamare l’immagine di uno squadrone di fanti in movimento verso Bagdad. E quindi, non potrebbe essere trasmessa. Cercherò di spiegarlo a mia figlia, stasera.