< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • April 2003
    M T W T F S S
     123456
    78910111213
    14151617181920
    21222324252627
    282930  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    24/04/2003

    Filed under: — JE6 @ 22:51

    E comunque, c’è di meglio da fare
    Come mi ha spiegato questa mattina, durante una gradevole conversazione telefonica, una persona in gamba. Forse erano allucinazioni uditive, ma sentivo gli uccellini cantare fuori dalla sua finestra (davanti alla mia, come ho già scritto, sta un elettrodotto: i volatili non lo amano). Vale la pena lottare contro i mulini a vento? No, gli ho detto io. Ecco, appunto. Poi abbiamo parlato di lavoro, con mia illuminazione. Sul finire della telefonata, mi dice: “mi è appena arrivato un invito ad incontrare Tremonti”. Beh, ci son cose peggiori, gli dico. Sì, ma anche migliori, risponde lui (che, infatti, è più saggio di me). Gli uccellini non cantavano più.

    Filed under: — JE6 @ 09:42

    Dei blog, dell’ira e dei simboli
    Qualche giorno fa Leonardo postava un bel pezzo (è raro che i suoi siano brutti, sia detto di sfuggita) sul perchè è così facile litigare in rete. Come motivazione, Leo azzardava la facilitazione data dal non doversi guardare negli occhi, cioè il non ri-conoscersi come esseri umani.
    Ci saranno, probabilmente, molte altre spiegazioni sensate. Epidermicamente, però, questa mi sembra molto valida.
    Di norma sono una persona pacifica, anzi, uno che finisce a volte per aumentare i problemi pur di non fare una discussione, magari battendo i pugni sul tavolo.
    E’ per questo che faccio fatica a riconoscermi, nel leggere certe cose che scrivo. Avendolo di fronte, ad un metro di distanza, non avrei mai detto a Benedetto Vecchi le cose che ho scritto qui, di certo non lo avrei fatto in quel modo.
    E allora? Ripensandoci, c’è qualcosa di più e di diverso rispetto all’assenza della fisicità della relazione. Io ho visto in Benedetto Vecchi un simbolo (e non escludo che lui abbia fatto altrettanto, nei confronti di moltissimi blog e blogger). Ho visto in lui “Il Giornalista”, “L’uomo di una sinistra che non mi piace”, “Il bacucco preso di peso dagli anni settanta”, “Il sociologo d’accatto”, “Lo scrittore involuto” e così via. E gli ho dato addosso.
    Ci sono state altre persone, sia nel passato remoto che – purtroppo – in quello recente, che si sono comportate in questo modo. La definizione comunemente accettata è “terroristi”.