Come hai detto che ti chiami?
Il mio amico BiGheorg cesella un post seminando riflessioni sui nomi dei blog: eteronimi, nomi collettivi, infami, e così via.
Ammetto di non essere all’altezza della elucubrazioni di BG (lo scrivo senza nessuna ironia): dalla mia tastiera non potranno mai venire fuori costruzioni stilistiche come “gioco e danza del sè ed intreccio con l’altro” oppure “coagulazioni, dismissione di sè ed aderenza a uno spettro”.
Ma il tema mi interessa: i nomi sono importanti, come ben sa chiunque si sia trovato ad attendere un figlio e quindi a sceglierne il nome. E c’è persino gente pagata per inventarsi nomi: signori che studiano il substrato psicologico dei prodotti e dei loro potenziali acquirenti, e se ne vengono fuori con liste da quattro passi nel delirio (se conoscessi quello che mi costringe ad arrotarmi lingua e palato per pronunciare Xsara…).
Va bene, la smetto di divagare.
Voglio fare un sondaggio: datemi il nome del blog, il suo significato ed il motivo della sua scelta. Non vergognatevi di nulla, perchè non c’è nulla di cui vergognarsi. Ma io voglio sapere e far sapere perchè Luca decide di chiamarsi Uiallallà , perchè Alessia si battezza Personalità Confusa, perchè Klamm è Klamm e Cesare è 4Banalitaten. Oddio, magari a voi è evidente. A me, non sempre.
Come fare per partecipare al sondaggio? Boh. Io sono un nerd tecnologico, quindi:
1. Per il momento, scrivetemi
2. Se qualcuno ha tempo e voglia di mettere in piedi un form che alimenti un microdatabase, prego si accomodi
P.S. Sappiate che non metterò nessun disclaimer legato alla legge sulla privacy. Fate vobis.
May 15th, 2003 at 12:20
EmmeBi sono le inziali del mio nome e cognome.
Not a trascendental issue.
May 15th, 2003 at 12:28
e squonk?
May 15th, 2003 at 12:32
Ussignur, quanto sei curioso. Arrivo, arrivo. Tu, intanto, dai conto del Falso Idillio.
May 15th, 2003 at 13:08
per il mio nick vale il discorso di MB (anche se io ho prima il cognome, come i carabinieri). Falso Idillio è il nome di una raccolta di versi. E’ un modo approssimativo, credo, per descrivere il mio modo di vedere le cose, almeno nei miei rari momenti di lucidità : bellissime e terribili contemporaneamente.
May 15th, 2003 at 13:10
Marillion – “Clutching at straws” album che mi ha fulminato nel 1990, appena prima di iniziare l’avventura telematica. Scelto allora questo nick, perdura negli anni.
May 15th, 2003 at 13:17
My name is Squonk. E’ il titolo di una canzone dei Genesis, che ascolto (i Genesis, non la canzone) da venticinque anni, più o meno. Non è nemmeno la mia canzone preferita, ma ha un titolo che si fa ricordare (almeno, io riesco a non dimenticarlo), e questo è il primo motivo. Il secondo è che sono un babbeo, perchè mi sembrava di ricordare che Squonk fosse un animaletto leggendario capace di caricare su di sè tutte le tristezze del mondo e convertirle in lacrime: un santo, insomma. In realtà , Squonk sarebbe una creatura timidissima, così convinta della propria bruttezza da passare il suo tempo a buttar fuori enormi lacrime (http://www.henge.org.uk/general/squonk.html). Insomma, pensavo fosse amore, invece era un calesse.
May 15th, 2003 at 13:24
Clutching At Straws… Incommunicado, Torch Song, Slainte Mhath… stasera lo recupero. Gesù, che soddisfazione.
May 15th, 2003 at 13:30
Anche per noi, niente di che: volevamo un nome maschile, corto, facile da ricordare, che funzionasse in italiano e in inglese, e che possibilmente avesse qualche risonanza nell’immaginario di noi frocetti: Tom of Finland, Tom Cruise, Tom Ford, Tom Selleck, Tom Sawyer, Tom & Jerry, La capanna dello Zio Tom (er, questa magari no…) Paolo di Tom
May 15th, 2003 at 13:33
“Spiritum” è un nick che uso dai tempi di IRC sul Mac (mi pare fosse il 1995), frutto di un’insana passione per il latino, non ha nessun altro senso (se non quello del termine in quanto tale). “Il sentiero giusto” è legato alla frase tratta appunto dal film di Matrix.
Può andar bene?
May 15th, 2003 at 13:51
uff…MI SENTO ESCLUSO!
May 15th, 2003 at 13:53
Scusa, perchè? Hai dato un nome al tuo blog: questo nome ha un significato, e lo avrai dato per un qualche motivo. Tipo: io mi chiamo Achille, questo blog è la mia faccia sulla rete, e quindi gli ho dato il mio nome. Una cosa così. Dov’è il problema?
May 15th, 2003 at 14:01
Volevo scrivere di cibo-vino e di gialli-noir, e provo ancora a farlo. Ho fatto un sondaggio con un po’ di amici, erano usciti: “detective divino”, “lacryma christie” (è sempre rimasto al secondo posto, ma eccezionale) poi “Bacco e Talia”, “rossiegialli” (a me piaceva calcisticamente assai), “intrighi
e tannini”, “intorno all’inchiesta poliziesca e all’invecchiamento del barolo, ovvero della lente e della bottiglia” (lunghissimo inutilizzabile). E poi venne fuori giallodivino e fu preso. Tutto qui. Ciao, n.
May 15th, 2003 at 14:06
Ecco il mio contributo all’indagine: Capitan Swing deriva da una sorta di nome colettivo usato agli inizi dell’800 in Inghilterra da gruppi di operai ribelli che si scagliarono contro i padroni, bruciando proprietà e imacchinari. Una sorta di continuazione del ben più noto Generale Ludd. L’ho scoperto nel proclama ” Dalle motlitudini in marcia verso Genova”, appello comparso in rete, ma non solo, prima di Genova ( G8 2001). Mi piaceva come figura e così, eccolo qua.
May 15th, 2003 at 14:06
ah, ma sai che ora che ci penso il nome completo del mio blog è “achille nel paese delle meraviglie”? WOW! posso partecipare anche io…dunque, era il nome di un programma radio che poi non ho mai realizzato.
Nello specifico dovrebbe indicare un modo di aggirarsi stupito e curioso nel mondo e nel web(blogosfera inclusa)…
May 15th, 2003 at 14:15
Redangel perché? Non so perché, forse mi è venuto in mente perché in quel periodo guardavo la serie televisiva di italia1 darkangel… e siccome non mi piaceva dark l’ho sostituito con red. Il mappamondo perché quando, nella procedura di registrazione di splinder, è arrivato il momento di scegliere un nome, avevo davanti a me il mappamondo che mi ha regalato Stefania per il compleanno.
May 15th, 2003 at 14:17
Questa la so.
Mi chiamo Diego, sono di Roma, da piccolo mi mascheravo da Zorro.
E’ venuto fuori Zoro…
May 15th, 2003 at 14:25
UnSentireEnorme perchè: perchè è ambivalente. Da una parte testimonia il fatto che ascolto molta musica, forse troppa (e la faccio pure). Dall’altro indica che ho una spiccata sensibilità , che le cose non mi lasciano indifferente e che sul mio blog ci sarà sempre una visione “sentita” ma non “già sentita” delle cose.
May 15th, 2003 at 14:36
Ehi, ma così siamo al trionfo del fuffismo e dell’autoreferenzialità !;)
Ok, se proprio interessa…. Quel giorno stavo leggendo un’intervista al grande Vinicio Capossela. L’intervistatore gli chiedeva di cosa parlassero le sue canzoni. E lui rispose: “Mi piace raccontare di personalità confuse che hanno un modo tutto personale di distinguere il bene dal male, il brutto dal bello. Non sono uno di quelli che si va a leggere i giornali per trarre ispirazione. Mi interessa piuttosto l’umanità che conosco…” Ecco, io volevo che il blog fosse esattamente così, un piccolo luogo segreto dove una di quelle ‘personalità confuse’ scrivesse di se’ e di altre personalità confuse, dell’umanità e di cio’ che non finisce mai sulle pagine dei giornali.
May 15th, 2003 at 14:45
Stadtschaft in inglese sarebbe cityscape e in italiano suonerebbe più o meno come paesaggio urbano; perchè quando il paesaggio si “antropicizza” io mi perdo a guardarlo e a pensare a tutti quelli che lo abitano o che ci hanno lasciato un segno. E poi perché facendo fotografie di Stadtschaft mi ci dovrei guadagnare da vivere. Matteo Teodoro Conzon detto Lupo è il mio nome completo e apparirà qui per la prima e ultima volta :)). Col primo e terzo ci firmo i documenti, col resto ci faccio ciò che voglio. Ciao.
May 15th, 2003 at 15:22
Mentira in spagnolo Bugia, mi piaceva l’idea…chissà quanti raccontano bugie sui blog? Io lo dichiaro dall’inizio…per lasciare un pò di dubbio alla fine.
Mendacio, poi è colui che le racconta.
Perchè in spagnolo? perchè ho vissuto un pò di anni a Barcelona e Madrid ed è una lingua alla quale sono molto legato.
May 15th, 2003 at 15:22
L’ermo colle… luogo ameno da cui i suoi frequentatori possono lanciare lo sguardo su siti altrimenti invisibili… lontani nel mondo che ci avvolge, o in profondità dentro noi stessi… per quanto riguarda “AleRoots”… beh, davvero poca fantasia 🙂
May 15th, 2003 at 15:27
“zeta” dopo il film “zeta la formica” un mio amico prese a chiamarmi così e da allora il mio nick è diventato quello…
May 15th, 2003 at 15:34
Qui.
May 15th, 2003 at 16:05
Allora: gioco di parole comune tra i programmatori, ed esemplificato da Yacc, e’ creare acronimi. Yacc e’ yet another compiler-compiler, ancora un altro compilatore-compilatore. Quando ho creato Yaub, di blogs ce n’erano gia’ tanti, e per dimensionare il suo ruolo di quasi irrilevanza gli ho dato l’aggettivo useless. Yet Another Useless Blog: Ancora un Altro Blog Inutile. Adrix mi chiamano amici sparsi in tutta Italia, da parecchiuo mi firmavo AdRiX e fine della storia.
E tu, squonk, sei l’animaletto dei Genesis? 🙂
May 15th, 2003 at 16:06
candy… ehmmm… nn so perchè
May 15th, 2003 at 16:13
Comunicazione di servizio: grazie a tutti. Qui vi potete leggere, ma mi stanno arrivando anche alcune mail, e quindi sto raccogliendo il tutto in separata sede. Non vi preoccupate, sarete resi edotti di tutto. E mi raccomando: fate passare la voce.
P.S. per Adrix: esatto. Se scorri i commenti, trovi anche la mia spiegazione.
May 15th, 2003 at 16:20
Sono di natura riservato e silenzioso, ed aprire un blog è stata una cosa per niente “caratteristica” di me. Quindi “gone verbose” come in “gone mad”, “gone bad”, “escito pazzo” insomma. L’elogio della pazzia.
May 15th, 2003 at 16:24
sulla tua scia ho “postato” anche io il sondaggio…citandoti ovviamente 🙂 ..vediamo se ottengo risultati interessanti ciao zeta
May 15th, 2003 at 16:49
Zeta, grazie.
May 15th, 2003 at 16:57
mi piace questo gioco e voglio partecipare anch’io. “5 del mattino” l’ho scelto perchè, quando ho qualcosa in testa da scrivere, di solito mi sveglio molto presto e mi conviene alzarmi e scriverla subito, tanto non c’è verso che riesca a riaddormentarmi: quell’idea continuerà a frullarmi nel cervello e la riscriverò mentalmente infinite volte…
Ciao
5AM
May 15th, 2003 at 17:19
Mah, il perchè del nome l’ho scritto sul blog, o meglio c’è un link sulla home page che spiega tutto. C’è stato un periodo in cui studiavo l’opera di Kurt Schwitters. Quando mi sono imbattuto in un numero della sua rivista Merz intitolato 4 Banalitaten non ho avuto dubbi. E l’ho preso pure come logo. Cesare.
May 15th, 2003 at 17:31
“Giovani tromboni” è spiegato in testa al blog, viene da una cosa scritta da Calvino che ho letto e mi è rimasta impressa. Confesso che lo spunto per utilizzarla mi venne dopo un botta e risposta su BrodoPrimordiale tra Carlo e Filippo Facci. Il primo lo conoscevo, il secondo no. A colpi di Google scopro che ha avuto dei guai con Enzo Biagi per avergli dato del trombone. Ma anche lui tromboneggia non poco, ed ha meno della metà degli anni di nonno Enzo. Così mi sono ricordato di quella definizione letta da poco, e ho detto “Se apro un blog, lo chiamo così”.
Tecnicamente il blog esisteva già , ma si chiamava “Il suono delle carampane”.
May 15th, 2003 at 18:33
Non capisco perchè ma splinder mi fa commentare solo a nome del defunto sticazzi, evabbè. Brodoprimordiale è nato da reminescenze arboriane, più precisamente dalle stronzate che diceva il Prof. Pazzaglia in indietro tutta. Carlo
May 15th, 2003 at 18:37
Cito testualmente dal romanzo
COSMIX BANDITOS di A.C.Weisbecker ed. Meridiano Zero :
“…Un tipo quarky è qualcuno che, come la vedo io, va un po’ al di là del tipo sinistro…Lui non solo sta da tutte e due le parti della palizzata, ma non ha neanche idea di che cosa le divida…”
Le palizzate sono le stesse di sempre:
– destra-sinistra
– guerra-pace
– jazz-rock
– giustizia-libertÃ
– intellettuale-commerciale
– maradona-pelè
etc. all’infinito
ricerco la strada parallela o laterale (per quanto mi è possibile) delle cose
ciao
May 15th, 2003 at 18:38
ero io…
May 15th, 2003 at 18:49
Il nome Uiallà llà ! è quello che mi passava per la mente nel momento in cui ho aperto il blog. Nonostante questo ha un suo senso (probabilmente inconscio). Prende spunto dal titolo di un album di Mina (“uiallalla”) che a sua volta si rifaceva ad un brano contenuto nell’album (“La montagna”) che termina con un coretto che per circa un minuto va avanti dicendo: “u-ia-llà -llà …”. In pratica il nulla assoluto, l’inutile, il superfluo… perfetto!
May 15th, 2003 at 19:34
Momo è il mio soprannome. Me lo hanno dato la notte prima della vittoria dell’Italia ai mondiali. Come è una storia lunga. Comunque i miei compagni di squadra mi chiamano così.
May 15th, 2003 at 20:30
Stica, Pazzaglia era in Quelli della Notte 😉
Squonk, amando i Genesis non potevi non apprezzare i Marillion: buon riascolto.
May 15th, 2003 at 20:32
Perché Single? Per alcuni motivi, ma qui ed ora riferisco quello principale. Single perché in questo momento della mia vita è la caratteristica che di me sento più pregnante (separazione in atto, ancora non completamente conclusa), ed oltre ad essere uno stato civile è soprattutto uno stato mentale. In questo momento mi va di ritrovare il gusto di fare le cose per me (oltre che per i figli), di essere libera di poter decidere cosa fare della mia vita, di non sentirmi più oppressa da un (ex) marito egoista e menefreghista al punto tale da sentirmi male fisicamente alla sola sua vista. Fare fuffa sul Blog per me ha anche un significato liberatorio. Poi, per il resto, in futuro vedremo che altro vorrà dire “Single”… (?)
May 15th, 2003 at 21:09
Non vi fregherà un cazzo, ma Girardengo-the blog viene da Costante Girardengo, epico ciclista di un’età dimenticata.
Girardengo ricorda sudore e foto d’epoca, il sole caldissimo delle estati piemontesi, un’etica che non c’è più.
Girardengo perchè quando il blog ha aperto era appena fallita la fabbrichetta di bici aperta dal Costante per tirare a campare una volta finita la sua carriera in sella.
Tra le scelte del G. imprenditore che i manager di oggi più sconsiglierebbero, ci fu quella di far lavorare gliospiti del carcere di alessandria, per dare loro un bagaglio tecnico al momento dell’uscita.
G. era così, anche quando non pedalava più.
May 15th, 2003 at 21:18
Ah, un altro paio di cose sul mio blog (per non parlare del nick…): unsentire in fiorentino può anche essere letto come “non sentire”, rivolto ad un interlocutore. Ah, ci tengo a precisare che la folgorazione è avvenuta mentre avevo aperta la pagina di registrazione su splinder e mi sono alzato dalla sedia per andare ad espletare un bisognino….Giusto per essere precisi, è chiaro.
May 15th, 2003 at 21:31
pete & kantrop, è l’origine della schizofrenia creativa, o il nome di una finta società che tradisce casualmente (ma quanto casualmente?) un origine (e un destino) comune. Egovirtuale è il peso in bit della di un’identità in prestito.
May 15th, 2003 at 22:01
Si in effetti era quelli della notte 🙂 Vabbè, quella roba lì…
May 15th, 2003 at 22:12
eh si squonk, proprio una bella idea…
May 15th, 2003 at 22:37
porc hai ragione squonk ho scorso i commenti e mi era sfuggito!
May 15th, 2003 at 23:17
Luccicanza è la traduzione del termine inglese shining. Nell’omonimo film lo shining è la dote soprannaturale grazie alla quale il bimbo protagonista riesce a vedere cose normalmente precluse agli altri. Per estensione diventa la capacità di vedere le cose in trasparenza, andando oltre le apparenze. La scelta del nome deriva, in verità , dalla convinzione di amelie di avere una qualche forma di potere extrasensoriale e dalle mie conseguenti (e continue) prese per il culo. Il nome del blog è shining non perchè fa più figo, ma semplicemente perchè luccicanza me l’ero giocato incasinandomi con la prima versione del blog (non riuscivo ad accedervi, da poco è stato rimosso). nikapov è composto più o meno dalle iniziali del mio nome e cognome ed è il nick di battaglia che usavo nei simulatori di volo. Infine amelie è (quasi) il nome della mia ragazza. Al solito sono andato lungo, sorry.
May 15th, 2003 at 23:25
1) Verba manent mi suonava in testa e non sapevo perché. Solo molto tempo dopo mi sono ricordato del disco di Frankie hi nrg e della pubblicità di una libreria di Seregno. Comunque il significato mi piace, perché è per dare spazio duraturo alle parole che mi venne voglia di aprire il blog. Una settimana dopo l’esordio, scoprii da un articolo su diario che esisteva un blog pubblico con lo stesso nome, scritto però verbamanent. Decisi di non rinunciare al mio, però poi aggiunsi tra parentesi (Zu), mio soprannome da molti anni.
2) Zu-ppa-zu-ppa–ppa, la tavolata, è un blog collettivo il cui titolo gioca tra musica, gastronomia e il mio soprannome (che nel tempo si è affermato come deformazione del nome, attraversando anno dopo anno l’assibilazione della palatale iniziale, quindi la metatesi della vocale alta anteriore e infine il troncamento: Giulio>SZulio>Zuilio>Zu).
May 16th, 2003 at 07:39
Signore e signori, mi toccherà prendere delle ferie per stare dietro al tutto… Beh, però ne varrà la pena.
Egovirtuale, potresti postare l’url del blog? Grazie.
May 16th, 2003 at 08:49
Io l’avevo spiegato sul mio blog, cmq riporto qui alcuni passi… ottima idea il sondaggio…
morgenstern. Penso sia tedesco, anzi va, diciamo che viene dal tedesco. SIgnifica stella-del-mattino.
Da dove viene? Come l’hai trovato il titolo a questo blog? Ecco, da morning star, la stella del mattino vera e propria, che come magari saprete o non saprete e vi dico io è una specie di arma, o strumento di tortura medievale (probabilmente tedesco, tanto quando la voce gira qualcosa di vero c’è in fondo). Praticamente sarebbe un bastone di legno con una testa di metallo su cui spicca una punta acuminata. Some of such weapons have a round, oval or cylindrical head studded with spikes per la precisione. Più ovviamente hanno anche il bel punteruolo più lungo, sulla testa, per infilzare. Un terribile strumento di morte, che se agitato con forza immagino lasci evidenti segni del suo passaggio su una testa. Sostanzialmente si tratta di una mazza, di un randello diciamo, solo più raffinato, più artistico e ovviamente più doloroso. Ora come sia venuto in mente ai popoli di chiamare un simile orrore stella-del-mattino mi sfugge proprio, e vabè che la testa con le sue punte di metallo può rassomigliarci ad un astro ma ancora il collegamento per me è inconcepibile.
E perchè proprio morgenstern? Perchè secondo me assomiglia alla vita stessa. Almeno come la vedo io. E’ una cosa bellissima e molto poetica a parole, ma se non stai attento ti fa un male terribile sulla pelle.
May 16th, 2003 at 09:53
Gonio è un reperto ginnasiale
Avevamo questo prof-precettore che ci massacrava a colpi di citazione di logos e di gonios – una formula onnicomprenisiva che per lui sintetizzava prospettiva, apertura mentale, opinabilità – e io allora avevo riesumato il mezzogoniometro delle medie (180°) e – con la penna a fare da freccia – lo usavo come uno strumento di segnalazione della minchiata retorica (da acuto a ottuso, sino alla piattezza assoluta). Negli anni del liceo per tutti ero Gonio
Quando ho aperto il blog mi sono sentito un liceale di ritorno e, masticata la mia madeline ammuffita, l’ho presa a titolo (unita alla citazione preferita di quegli anni: gli “astratti furori”).
May 16th, 2003 at 10:06
Probi viri, con idee come questa, ma a cosa serviranno mai BlogAge, BlogRage e blogelencando? Ecco, mi siedo anch’io sul lettino. Veda, dottore, Moses Herzog è il protagonista dell’omonimo romanzo di Saul Bellow (1964), un intellettuale (scusate la coprolalia) che tenta di sfuggire alla propria e altrui follia scrivendo centinaia di lettere immaginarie e mai spedite. Il grandioso carteggio, mappa del suo inconscio e traduzione in parole dell’incomprensibile multiformità esterna, vede come interlocutori filosofi, scrittori, politici, Dio e, infine – o forse primariamente – se stesso. Come direbbe Sturo, “e chissenefrega” lo metto in fondo.
May 16th, 2003 at 11:49
Confermo la Morgenstern è roba tedesca. Lupo
May 16th, 2003 at 14:26
Cito dal post in cui lo spiegavo:
Mah! Detto così è davvero presuntuoso…
Ubu è il mio soprannome, mac il mio computer.
May 16th, 2003 at 14:27
Ops! Ti ho incasinato la grafica, scusa! semmai cancella il tutto…
May 16th, 2003 at 14:27
Ehm.. scusa Squonk, io del mio Nick l’ho già detto più sotto, perciò sono qui di nuovo perché una domanda mi è sorta spontanea: addirittura hai fatto presente che ti dovrai prendere le ferie perché non riesci a stare dietro a tutto… ma per fare che, scusa? Non è che per caso ci stai scrivendo un libro con i nostri post, e finiamo tutti sputt… beh, sai, di questi tempi e visti i precedenti, FACCI SAPE’ CHE CAZZAROLA CI DEVI FA CO’ ‘STO SONDAGGIO!!! 🙁
May 16th, 2003 at 14:43
url di egovirtuale da richiesta squonkiana: http://petekantrop.splinder.it/
May 16th, 2003 at 15:04
dimenticavo che ho anche su secondo blogghetto. La firma è la stessa, il titolo è da Seneca. Da ragazzo sognavo di fare il romanziere, ma tutte le volte che ho avuto una mezza ispirazione, nel giro di 10 righe avevo già finito tutto quello che volevo dire. Frustrante. Così ho pensato di farne un divertimento e provare a scrivere storie che iniziano e finiscono in 3 righe. Forse non sono proprio storie, comunque il nome viene da lì.
May 16th, 2003 at 16:23
Per Single, ma in fondo per tutti: che ci voglio fare? Io non ho scopo di lucro, quindi nessun libro (al massimo ci verrebbe fuori un Millelire), state tranquilli. La storia della giornata di ferie l’ho buttata lì per farla un po’ grossa, è che non mi aspettavo che rispondeste (a questo proposito, prossimamente i credits a coloro che so avermi linkato). Comunque, se avete voglia, si può fare anche un altro sondaggio: che cosa ne vogliamo fare – tutti insieme – di questa raccolta di nomi e storie?
May 16th, 2003 at 19:04
Niente?
May 16th, 2003 at 21:01
Ma sì, Squonk, lo sappiamo che di te ci possiamo fidare! Infatti hai dato la risposta esatta!!! Il mio era un piccolo tranello per verificare la tua vera identità , se per caso non fossi qualcun altro sotto mentite spoglie… 🙂
May 16th, 2003 at 21:11
Aghenor:
E’ il personaggio di un libro da titolo omonimo. Utlimo uomo sulla terra, in un lontano futuro, popolato da donne che si riproducono solo per clonazione. Aghenor cerca di racconatare cos’era l’amore,sentimento ormai scomparso, alla sua nipotina di 5 anni. Libro bellissimo ma introvabile 🙁
May 16th, 2003 at 23:02
MU – spiegazione tratta dal mio primo post su mu.splinder.it: “…dice, “ecchevordì MU???”
Sto leggendo uno degli ennesimi libri sullo zen (per essere precisi, sullo zazen…), e mi sono imbattuta sul koan “Mu”…
…dice, “e che è un koan??”
In Giapponese, koan vuol dire “formula”.
…dice, “oddio, formula?? ma che è, un blog sulla matematica???”
Lungi da me. Io e la matematica siamo acerrime nemiche, come il caffè per chi soffre d’ulcera. Se mi fai finire e la pianti di fare domande sceme in un romanesco peraltro molto bislacco, forse riesco a spiegare quello che voglio dire.
Dice il monachello zen, che il Mu è per così dire il “non-pensiero”, non inteso come “uno che non pensa = scemo”, ma come spensieratezza. Probabilmente come quella che hanno i bambini, chennesò…oddio, forse i bambini di una volta, penso io, perché quelli di adesso sono tutto tranne che spensierati, a tre anni, se non hanno la Playstation cadono in depressione e vanno in analisi fino a maggiore età , momento in cui si accorgono che “i migliori anni della nostra vita” (come direbbe Renato Zero…) sono passati, e ri-cadono in depressione e ri-vanno in analisi fino all’età del pensionamento, quando si accorgono che pure l’età teoricamente senza acciacchi è bella che passata, ed allora cadono di nuovo in depressione ed i loro figli, se hanno avuto la “fortuna” di averne, siccome non li sopportano, li piazzano in una bella casa di cura, e chi si è visto si è visto…
Uhm…
Stavamo parlando del Mu?
Dice il saggio: Mu significa “niente”.
Infatti, è di niente che sto parlando. Non è illuminante?”
May 16th, 2003 at 23:21
Contaminato, perchè la mia visione attuale del mondo deriva soprattutto dai posti dove ho vissuto e le persone che ho conosciuto nella mia vita. E poi quando si incontrano e si contaminano a vicenda due mondi diversi, nascono sempre cose interessanti!
Il mio nick, Clauz, ce l’ho dai tempi delle medie e deriva dal mio nome…
May 16th, 2003 at 23:24
Ah! Da pochissimo ho scoperto http://contaminazione.splinder.it, ma mi sembra che la spiegazione del suo titolo sia diversa… :-/
May 16th, 2003 at 23:28
http://contaminazioni.splinder.it
Scusate, colpa della stanchezza.
Ora mi posso ritenere ufficialmente nella lista dei nemici di floria1405…
May 17th, 2003 at 01:23
Mi autocito:
“Tutti vorrete sapere perchè questo blog si chiama *amnesia*.
Non me lo ricordo più.”
May 17th, 2003 at 09:12
wow lo sapevo che qui qualcuno mi avrebbe dato certezze! grazie per la precisazione sulla morgenstern!
May 17th, 2003 at 10:51
Billie Joe è il cantante dei green day. è sempre stato il mio nick perchè mi piace come suona il nome e soprattutto mi ricorda l’adolescenza, quando mi ero stupidamente innamorata di lui. “Hi it’s me I’m bored again…” invece è l’inizio di una canzone dei Lagwagon (per la precisione la canzone è “sleep”) testo semplice, ma che mi fa venire i brividi. e poi perchè quando scrivo tante volte lo faccio perchè mi annoio. quindi “ciao sono io sono annoiata di nuovo…”
May 17th, 2003 at 14:35
Carlo, niente è una risposta che non mi dispiace. Voglio dire, niente oltre a condividerlo tra noi?
May 17th, 2003 at 15:15
Gilgamesh è il nome di un antico e semi-mitico re della città sumera di Uruk (l’odierna Tell al-Warka in Iraq), ma soprattutto protagonista dell’epopea omonima, antichissima ma sorprendentemente moderna, che tratta temi come il valore dell’amicizia, il significato della morte, la ricerca della vita eterna. Una storia che mi ha sempre affascinato, tanto da identificarmi col protagonista, le sue umanissime angosce, la sua disperata ricerca di risposte, fino a rendersi conto di non conoscere nemmeno le giuste domande 🙂 TangLung invece è un nomignolo cinese.. retaggio di un’adolescenza e prima giovinezza passate a praticare WingChun e Taijiquan.
May 17th, 2003 at 15:52
Il mio si chiama(va…) latte & fiele. L’assonanza con latte e miele è evidente. Ma essendo la sottoscritta acida q.b. (vedi sottotitolo del blog) mi è sembrato il titolo che mi descrivesse al meglio.
Al momento è vuoto perché domenica scorsa, in un eccesso di fiele dovuto ad una situazione emotiva all’orlo del disumano, l’ho brasato, cancellando 6 mesi di post.
Appena ritorno in sintonia con il cosmo (ossia appena il cosmo ritorna in sintonia con me) riappaio.
May 17th, 2003 at 19:08
Eh, maremma ma quanto siete profondi! Comunque piatto ricco mi ci ficco:” ilvecchiodellamontagna” perche’ sono vecchio e sto in montagna ( e per riminiscenze: il vegliardo della montagna ecc. ma non sono abbastanza vegliardo ) Semmai “cogito ergo sum” :pura sovrastima, mi reputo un pensatore, ecco tutto. Ma non era male nemmeno “cogito ergo rum” oppure “cogito ergo sud,nord,est,ovest” E poi sto Cartesio ha proprio rotto!
May 17th, 2003 at 23:32
il mio si chiama e-blog perchè mi piacciono i calembour e mi chiamo e-doardo. visto che sono eDocentrico pensavo anche di chiamarlo alter_eDo, o blogarchia.
May 17th, 2003 at 23:46
Esatto, niente altro che lasciarlo qui. Magari, dato che i commenti sono scomodi, ci si può fare un post che rimanga negli archivi a imperitura memoria 😉
May 18th, 2003 at 01:22
“mabega” è un nick che mi è stato affibiato secoli or sono, da un amico che lavorava a flashnet. Molto semplicemente, si tratta delle prime due lettere del mio nome e del mio doppio cognome (MArcello BErengo GArdin). Solo dopo averlo cominciato ad utilizzare ho scoperto che in bergamasco il termine mabega significa praticamente “la mia nerchia”. Ma ormai era troppo tardi…
May 18th, 2003 at 01:29
Anf…anf…ho letto tutti i 74 commenti precendenti e devo dire che si imparano molte cose. Allora, perchè Gr0ucho3? Alle superiori, durante una festa, un tipo ubriaco si avvicinò da un tipo abbastanza simpatico, dicendogli “Però…hic…tu vieni dopo Groucho Marx e Groucho di Dylan Dog…hic…sei Groucho3!” andandosi a schiantare con la fronte sul tavolo lì vicino. Quell’ubriaco ero io, e dopo quella performance raccontatami utilizzai il nome il chat sostituendo lo zero alla prima o. Tre anni più tardi, quindi, ho deciso di staccarmi quel nome da me stesso appiccicandolo ad un altro personaggio, che è diventato, così come lo era quello della festa, un mio amico di blog.
May 18th, 2003 at 01:31
(scusate le metamorfosi lessicali, anche ora non sono in me)
May 18th, 2003 at 02:03
Io non utilizzo un nick sui blog, per cui provo a spiegare il motivo per cui ho chiamato il mio theGNUeconomy: perché la cosiddetta “New Economy” è la cosa nella quale sono stato immerso (più o meno completamente) negli ultimi anni. Perché ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare (invece sì, potete eccome, ero io, invece, che non ero preparato al fatto che il commercio, la borsa, il mercato avessero regole meno complicate e molto, molto più assurde di quelle del Monopoli). E poi perché ho sempre un po’ sorriso di tutti i manager, i consulenti, i “vice-president”, le inutili figure di sfondo che hanno appestato la “New Economy” e che, pur non creando nulla, per mettere in piedi questo nulla han speso miliardi. Ecco, il nostro concetto di “GNU-economy” è che le nostre cazzate non sono mai costate più di qualche euro.
Se invece parliamo di nicknames, devo tornare al passato, a quando frequentavo le BBS (aprendone poi una mia). Mi firmavo “Runaway” (avevo anche una firma in codici ANSI che faceva andare in bestia i SysOp di Fidonet). Deriva da una canzone di Roberto Ciotti che credo facesse anche da colonna sonora di Marrakech Express. Solo che tempo dopo ho scoperto che la canzone diceva “On the railway”. Evvabbè, il nick era stato ormai scelto (del resto, la prima volta che ho sentito “Luna” di Gianni Togni, ho creduto dicesse “evviva le donne, evviva il pompino”, invece che “buon vino”. E’ un vizio. Dopo “Runaway” è venuto Ryder, nick che aveva origine da un’originaria e ormai sbollita passione per Winona.
May 18th, 2003 at 08:24
Non ho capito perchè ‘sto coso di default mi definisce anonimo, comunque mi chiamano Biccio dal quinto ginnasio (1985), il minimo che potessi fare era proseguire questa tradizione. Comunque, niente di più che un diminutivo di Fabrizio.
Saluti e baci,
– biccio
May 18th, 2003 at 09:48
Auro perche’? Beh, e’ parte del mio nome, molta gente mi chiama cosi’ (Auro, intendo).
Tentativi di fuga perche’? cito da una mail che ho scritto a chi me lo ha gia’ chiesto… “Prima avevo un altro blog appoggiato su Blogger pubblicato sul mio sito personale. Poi Blogger e’ stato in black out per un po’. Allora ho deciso di aprirne uno su splinder, ho molti amici che sono diventati blogger e altri che ho
consociuto tramite i blogger che usano Splinder… dare un nome a un blog… bel casino… ho pensato: a cosa mi serve il blog? a fuggire da tutto quello che mi sovrasta. entro nel blog scrivo la mia cazzata
e non e’ che mi sento meglio, ma almeno ho detto la mia cazzata. quindi fuggire da qualcosa. ma ci si riesce? no, ci si prova… e allora e’ un tentativo. un tentativo di fuga. poi in quel periodo avevo sempre in testa una canzone dei mambassa (vie di fuga) e
quindi… e quindi mi sono ritrovata con tentativi di fuga come blog”.
that’s it!
May 18th, 2003 at 10:35
Credo di aver capito perche’ il mio commento non veniva pubblicato: perche’ era troppo lungo, ovvio. Comunque: “Floria” viene da un romanzo di Jostein Gaarder “Vita brevis”. Me lo sto portando dietro da un po’, non mi piace piu’ di tanto, ma sta (spaventosamente) diventando autonomo da il mio ego reale. “Contaminazioni” è spiegato sul frontespizio del blog. ulteriori informazioni su uno dei miei post di oggi.
May 18th, 2003 at 11:43
Il nome del mio blog è preso di peso dal romanzo-mondo di Céline, Voyage a la bout de la nuit. Tutto qui. Mi piace parlare di libri, così mi sembrava giusto titolare il mio blog con il mio libro da comodino. Poi è anche un po’ misterioso, “termine della notte”. Ciao 🙂
May 18th, 2003 at 15:04
Perchè Montag è il protagonista di Farenheit 451, il pompiere che invece di bruciare i libri li salva.
May 18th, 2003 at 17:49
inchiostro (italiano) +
ink (inglese)
————–
inkiostro.
Chiaro, no? 🙂
May 18th, 2003 at 18:57
Monizia avrebbe dovuto essere l’insieme del mio nome (Monica) più quello di una mia amica (Letizia)
che tempo fa mi disse:- Un blog??!?!?!?!Ma sì, che bello, partecipo anch’io!!!!!!-
Da quel giorno non l’ho più sentita, ed io mi ritrovo qui con questo c@@#] di nome che ho scelto e che mi è rimasto sul groppone.
Ma giuro, un giorno l’andrò a cercare…
🙂
May 19th, 2003 at 00:36
Con ordine. “marquant” era il nick che usavo in un chat. Parola trovata a caso aprendo un dizionarietto di francese che avevo a tiro mentre mi registravo. Soltanto dopo un po’ che usavo questo nick sono andato a vedere che significava: “notevole, rimarchevole”. A quel punto mi suonava un po’ presuntuoso, però mi ci ero affezionato, e infatti poi l’ho ripescato per il blog. “Zitti al cinema” mi è venuto così, mentre mi registravo su Splinder. In quel momento non sapevo ancora bene cosa fosse un blog e che me ne sarei fatto, però sono contento che mi sia venuto in mente quel titolo e non altri tipo, chesso’, provadiblog.splinder.it 🙂
May 19th, 2003 at 11:50
El Mundo perchè era il quotidiano che leggevo ogni mattina, e poi perché mi da l’idea di inglobare ogni pensiero, sotto ogni punto di vista, ed è così che è il mio blog…. Il mondo visto da tutti i punti di vista….
May 19th, 2003 at 12:30
anch’io anch’io. copioincollo da una mail che ho scritto:
> è un banale omaggio a Roland Barthes e al suo magnifico libro ‘Frammenti
di
> un discorso amoroso”, che è tutto basato sul Desiderio (come la
conoscenza,
> come la vita, per alcuni – io, per esempio ;))
> wisHdom è una parola che non esiste, per quel che ne so… wish (nel senso
> di desiderio) e wisdom (nel senso di saggezza), invece sì: ma mentre la
> saggezza con me non ha niente a che fare, il desiderio è ciò che mi
> sostiene… da lì, il nome. oltretutto, per me che non riesco ad avere
> un’idea costante, nè totale, nè definitiva di me stessa, parlare di
> ‘frammento’ è quanto di più preciso possa trovare
May 19th, 2003 at 14:20
vocenarrante è venuto fuori dall’esigenza di raccontare non visto esperienze che mi sarebbe stato difficile divulgare palesandomi anagraficamente. Perché nell’ambito dell’evoluzione spirituale come in quello delle passioni d’amore le questioni possono essere assai delicate.
May 19th, 2003 at 16:50
“Le paturnie della Leli”. dunque: Leli è un nomignolomo affibbiatomi alle superiori da una mia cara amica… le paturnie… bè.. perchè ho sempre da brontolare per q.sa! 😉
May 19th, 2003 at 17:35
Novizio, mi aggiungo. Nato oggi per vendicare la mia memoria dopo la visione dell’orrendo film biografico uscito da poco, sono un pittore con due amici. Marcel Duchamp, che si è preso il nome del weblog mentre ero distratto a tentare di farmi la Guggenheim(cosa non si farebbe per una personale) e Francis Bacon. Il pittore. Non il filosofo e nemmeno la pancetta.
May 20th, 2003 at 11:40
Bien. Presente anche io. Sub blog non uso nick e Blog Notes si piega da solo nella sua cosmica banalità . Il mio primo blog (un blog di prova che inizia per capirci qulacosa) si chiamava Direbbe Mairena, in chiara allusione al ‘Mairena’ professore apocrifo di Antonio Machado che pontificava e farneticava (con lucidità ) sul mondo.
Di solito, quando posso, non uso nicknames. Li uso invece obbligatoriamente nel mondo del Netgaming
(dove non si può fare altrimenti). Il mo nick storico è Pierre De Brugge (vero nome di un famoso pittore fiammingo) che nasce con un personaggio evil che combatteva le ipocrisie dei sedicenti ‘legal’ nel gioco La Quarta Profezia. Il nick mi è rimasto addosso, tanto che ormai gli amici del netgaming mi chiamano Piero 🙂
Attualmente gioco a Dark Age of Camelot e ho dovuto abbandonare il nick storico per ragioni di naming (non ci entrava tutto e chiamare il personaggio ‘Pierre’ faceva troppo parrucchiere per signora). Quindi gioco con un cecchino Lurikeen (arciere) chiamato ‘Chi’ e un eroe Firbolgo irlandese chiamato Murmuntag. Combatto per il regno Hibernia.
May 20th, 2003 at 11:43
Postilla: splinder mi riconosce con l’account di ‘Direbbe Mairena’ perchè lo uso per postare su alcuni blog che gentilmente mi hanno invitato 🙂
May 23rd, 2003 at 00:11
Proserpina perchè è la divintà degli inferi e da quando ero piccola mi hanno sempre chiamato diavoletta. Poi sta metà dell’anno sulla terra, metà nell’Ade, un po’ lunatica come me, insomma. Ed anche stronza uguale (vedi tra le tante cose , come ha ingannato il povero Orfeo e come ha massacrato la ninfa con cui la tradiva Ade…….)
May 23rd, 2003 at 15:45
Pensando a cosa avrei voluto scrivere sulle pagine del mio blog, sono stato assalito dal dubbio; quello stesso dubbio che per insicurezza congenita accompagna tutti i miei pensieri e mi lascia sempre un po’ con la paura di non potercela mai fare. Ecco, l’ho detto.
May 23rd, 2003 at 17:25
Aglaja è una delle protagoniste del romanzo L’idiota di F.Dostoevskij. Superfluo dire che è uno dei personaggi femminili che prediligo
May 23rd, 2003 at 22:09
blotiteacuta è il blog di otiteacuta.coo.it che è il sito iniziale,l’origine del pasticcio, otiteacuta perchè la mia vita è stata accompagnata da costanti e poco divertenti otiti, di cui l’ultima, la più dolorosa, otiteacuta. ecco.,.
May 27th, 2003 at 18:56
Io invece ho scelto Fainberg perché Carlota Fainberg è la protagonista di un romanzo che amo, la classica femme fatale dei romanzi noir. CF è un genere di donna che mi affascina e in cui mi riconosco solo per gli istinti assassini, per tutto il resto sono essenzialmente una precisina e rompipalle, da cui Invasiva 🙂
June 4th, 2003 at 09:09
Beh il nostro è banalmente autoesplicativo mi sembra… 🙂
June 19th, 2003 at 11:07
anche se tardi, mi aggiungo. “Il viaggio di G.Mastorna detto Fernet” è il titolo di un film, mai realizzato, di Fellini. Manara ne aveva fatto la trasposizione a fumetti, edita nel ’92 dal Grifo. Il fumetto doveva essere in 3 episodi, ma dopo il primo non ne uscirono altri. Il viaggio, l’incompiutezza, il sogno, la possibilità di dire tutto e allo stesso tempo niente sono molto vicini al mio carattere. Poi, molto banalmente, quando ho dovuto scegliermi un indirizzo email permanente, ho scelto quel nick, perchè non usato da nessuno, e perchè, ogni volta, mi fa chiudere gli occhi e sognare. Da allora (1995) è il nick che uso su internet.
February 27th, 2007 at 02:41
Se e vero il significato etimologico della parola Carnevale proposto dai piu (carnem levare) si direbbe che la religione moderna abbia accettato di non appropriarsi della festa, ma che abbia anche voluto ricordare che si tratta di una pausa, dopo la quale arriva la quaresima, il digiuno, e quindi… niente carne. Altri invece fanno risalire la parola Carnevale a carrum novalis, ricordando come gia nell’antichita vi fosse l’uso di realizzare un carro allegorico a forma di nave intorno al quale si aprivano i festeggiamenti.
Siamo abituati ad identificare il Carnevale con il giovedi o il martedi grasso,
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