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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    31/10/2003

    Filed under: — JE6 @ 13:51

    Sotto la pioggia
    Io, il Bimbo Jorma, ed un suo amico.

    Filed under: — JE6 @ 12:15

    Io so?
    D’acchito, non posso dire di esser contento dell’assoluzione di Giulio Andreotti.
    A dirla tutta, speravo che lo condannassero. So che la cosa non mi fa onore, non molto. Non avevo e non ho alcun elemento che mi consentano di aver una seppur vaga opinione della vicenda; quindi, la mia era una speranza legata ad altri elementi: l’essere Andreotti un simbolo di un’Italia che non mi piaceva (e che ogni tanto, maledizione, rimpiango), l’essere io vittima del virus pasoliniano “io so” (ricordate? Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi).
    Bene, la Cassazione ha deciso che Andreotti è innocente. E non perchè non sono state trovate prove sufficienti, ma proprio perchè non ha commesso il fatto. Ecco, ne prendo atto. Con poca soddisfazione “politica”, certo. Ma se dico di aver fiducia nella magistratura (e ce l’ho), e se dico ad altri che devono aver fiducia nella magistratura (e lo dico), appunto, devo prendere atto.
    Non solo.
    Devo chiedere a qualcuno dei signori che io voto da quando avevo diciotto anni di ammettere di essersi sbagliati; di chiedere scusa. Luciano Violante? Ecco, magari lui.
    Non cambierei certo le mie idee politiche, ma mi sentirei un po’ (poco, ma son tempi grami) più orgoglioso delle mie scelte.

    Filed under: — JE6 @ 09:47

    Tornate a lavorare
    Qualcuno vi definisce “delegazione di perdigiorno”. Chissà, magari non ha tutti i torti.

    Filed under: — JE6 @ 08:46

    In bianco e nero
    Qui si fa di tutta l’erba un fascio, lo so
    Questa mattina, rassegna stampa su La7. Passa una fotografia di Alessandro Galante Garrone, da giovane. Un bianco e nero come ne abbiamo visti tanti.
    Ed i volti di un tempo.
    Io non c’ero negli anni Quaranta. Non so dire che vita si facesse; a sentire i miei genitori, si stava peggio quando si stava peggio, ma forse la Sardegna rurale dell’epoca non è l’esempio migliore da portare.
    Ma le facce, e le fotografie. Mi sembrano più belle, più vere, nonostante le persone si mettessero in posa, davanti all’obbiettivo, assumendo posture che definire artefatte suona come un pallido eufemismo. E’ che anche noi, di fronte alla macchina fotografica (o alla videocamera digitale, i tempi passano), stiamo lì come divi di seconda mano, a riassumere decenni di stelle del cinema, rockstar, e perfino modelle di profumi.
    Guardo le fotografie stipate negli album di casa, gli anni della scuola superiore, i mesi passati in divisa a Merano, le gite con gli amici e con la fidanzata che sarebbe diventata moglie, e mi rendo conto che ai miei nipoti non faranno mai, dico mai, lo stesso effetto che facevano su di me le foto dei miei nonni. Scorreranno via, come le pagine pubblicitarie di una rivista femminile.

    30/10/2003

    Filed under: — JE6 @ 15:12

    Metrosexual
    Sono stato preso per una signora.
    I particolari sono scabrosi. Magari ve li spiegherà – un giorno – il signore sabaudo.

    Filed under: — JE6 @ 12:32

    Riassunto
    Davide, son tempi grami, andiamo tutti di corsa
    Ritagliatevi dieci minuti di tempo, e andate chez Leo a leggere questo post.
    Se mi posso permettere di riassumere le 127 righe ed i 7679 caratteri (il tutto, spazi esclusi) del post: possiamo amare film di serie B (facciamo A2, via) per un unico buon motivo: ci immedesimiamo, parlano di noi.

    Filed under: — JE6 @ 11:26

    Fotografia di un desiderio
    Buba, 30 ottobre.
    L’ho già scritto che, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla? Sì? Lo riscrivo, allora.

    Filed under: — JE6 @ 11:09

    Un radioso futuro
    A credere agli oroscopi.

    Filed under: — JE6 @ 08:47

    Razza dannata
    Perchè non mi volete bene?
    Avvocati, giornalisti, scrittoristiletizianoscarpa, markettari.
    Tutta gente che non gode di grande popolarità tra le masse. Io, come diversi di voi sanno, faccio parte dell’ultima categoria.
    Mi spiegate perchè avete in sommo disprezzo quelli che lavorano nel marketing?

    29/10/2003

    Filed under: — JE6 @ 16:54

    Questa poi
    Allora, i lemming non si suicidano. Migrano in gruppi fitti, ma non si suicidano.
    Va bene, prendo atto. Adesso, forza, sparate su un uomo morto: svelatemi il segreto di Babbo Natale.
    Tutta colpa del Goppai AdRiX