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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    27/10/2003

    Filed under: — JE6 @ 08:25

    Piazza del Duomo, sabato pomeriggio
    Out of the blue, into the light, in giro per la piazza come un citysight
    Piccioni riso palloncini attenti a non perdere i bambini
    Peruviani, ho visto un re, è quello della statua pensa te
    Francesca non scappare, “a capodanno andiamo al mare?”
    Il nuovo store, il vecchio shop, sotto la giacca un nero top
    Caldarroste, poliziotti annoiati, senti in giro che tosse, quanti malati
    Un milione di persone, le cattive, le inutili, le buone
    Guarda che culo, hai visto che tette, “Sara ti voglio a casa per cena entro le sette”
    Sarà certo una modella, mangiamo un panzerotto, povero signore sulla carrozzella
    E adesso via via via, casa mia per piccina che tu sia.
    Finalmente, periferia.

    10 Responses to “”

    1. atarax7 Says:

      abbiamo molte cose in comune, credo… tu che dici?

    2. utente anonimo Says:

      Mio dolce Dottor Squonk, oggi la trovo palazzeschiano, sa? (s’allontana ancheggiando poetica)

    3. Effe Says:

      Certo che lei frequenta dei luoghi pericolosi..

    4. Effe Says:

      Ma per arrivare a casa dal Duomo impiega tre giorni?

    5. georgia Says:

      clap clap clap. se trovo la foto mi cede i diritti di utilizzo? (citandola, naturalmente. e magari omettendo le tette..)

    6. Squonk Says:

      Le tette sono indispensabili nell’economia del racconto, come la statua e Sara. Non scherzo, si metta nei panni di un sedicenne che prende il 15 a Gratosoglio per andare “in centro”. Comunque, mia cara, è tutta sua. Sono curioso.

    7. fabphoto Says:

      azz.. ma anche tu conosci la Sara di Milano??? :-))

    8. Effe Says:

      Ma allora andiamo tutti a trovarla!

    9. utente anonimo Says:

      ma perché ho la sensazione che manchi il troll (o la signora con troll-ey …)?

    10. KeyContact Says:

      Ho lavorato due anni a pochi metri dalla Fontana di Trevi, ma sono nato, e morirò, in periferia
      E’ uno stato mentale, la periferia …..

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