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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    30/12/2003

    Alla macchinetta del…

    Filed under: — JE6 @ 08:51

    Alla macchinetta del caffè
    Uhè.
    Ciao.
    Come va?
    Non c’è male. Piove.
    Ma non dovevi essere in ferie?
    Da domani. E poi, amo gli uffici silenziosi ed i telefoni muti.
    Siamo di ottimo umore, vedo.
    Son stato peggio e son stato meglio. Il buonumore lo tengo per domani, dicono che c’è una festa.
    Spiritoso. Non dirmi che non festeggi l’ultimo dell’anno.
    Massì, sono umano anch’io. E’ anche probabile che mi diverta.
    Oh, bene. Senti, vuoi dire qualcosa al tuo pubblico?
    Il mio pubblico? Ma cosa dici? Comunque, guarda: la sfera di lardo la usa Gianni Mura per le previsioni ad inizio campionato; io scrivo quasi ogni giorno da quasi dieci mesi, e di parole ne ho buttate via fin troppe. Ricordati che apprezzo i telefoni muti.
    Non vuoi nemmeno fare gli auguri?
    Beh, certo, che diamine. Auguri, a tutti. Adesso, se non ti dispiace, stacco per una settimana.
    Vedi di ritornare, mi raccomando.
    Farò il possibile.

    29/12/2003

    Filed under: — JE6 @ 11:37

    Identità
    Che la sostituzione del Concerto di Capodanno (quello vero, suonato dai Wiener Philarmoniker, quello che si conclude con il battito ritmato delle mani sulla Marcia di Radetzky) con il concerto che verrà dato alla Fenice di Venezia sia rubricabile come “discorso di identità nazionale” è una bubbola di proporzioni clamorose.
    E comunque, questo è quanto i massimi dirigenti della RAI vorrebbero farci credere.
    Va bene: dimenticatevi “i soliti valzer, la solita musica di Radetzky“. Le magnifiche sorti e progressive della radiotelevisione pubblica promettono Berio, Glass, Stockhausen a pioggia. Strauss e Beethoven (la solita Quinta, la solita Eroica) son per vecchi barbogi ammuffiti. Affanculo.
    Repubblica.it

    Filed under: — JE6 @ 08:35

    Una (dolce) prece
    Enric Bernat, ti sia lieve la terra.
    Ma voi, dite “il” o “la” Chupa-Chups?
    Repubblica.it

    27/12/2003

    Filed under: — JE6 @ 22:10

    In ritardo
    Ringrazio di cuore i 30 visitatori che son passati da queste parti il giorno di Natale. Se mi han preso a mo’ di digestivo, spero di esser servito.

    Filed under: — JE6 @ 14:49

    Volumi
    Nella cerchia di adulti di mia conoscenza, i regali natalizi sono apprezzati anche in virtù delle loro ridotte dimensioni; che so, lettori DVD extraslim, CD, portafogli che non sformino le tasche delle giacche, cose così. Per capirci, anche un Rolex Daytona, che nel suo genere è un bel pataccone, occupa uno spazio tutto sommato contenuto.
    Curiosamente, gli stessi adulti che fanno della miniaturizzazione una ragion di vita, quando si trovano di fronte alla necessità di fare un regalo ad un bambino in età compresa tra i due ed i dieci anni, si fan prendere da manie di grandezza che Luigi XIV era un francescano, al confronto.
    Son sceso nel locale spazzatura condominiale, con i miei bravi quattro o cinque sacchetti di carte sul cui aspetto esteriore cervelli di solito funzionanti si sono lambiccati per svariati quarti d’ora; all’apertura della porta, mi son trovato di fronte un monolito di cartone, che sovrastava i miei centosettantaquattro centimetri di un buon paio di spanne, raffigurante una motocicletta carenata di tutto punto.
    Da qualche parte, in un appartamento da novantametriquadri di questo palazzo della periferia milanese, c’è un bambino infelice che prova un mezzo di locomozione nel salotto di mamma e papà. I quali attendono sul pianerottolo il termine delle evoluzioni; per loro, dentro, non c’è spazio sufficiente.

    Filed under: — JE6 @ 14:18

    Fischi per fiaschi
    C’è qualcuno, in questo paese, oltre a Sandro Bondi, che riporta fedelmente le parole del Cavalier Berlusconi?
    Apicella, dite?
    Repubblica.it

    26/12/2003

    Ritorno alla normali…

    Filed under: — JE6 @ 14:38

    Ritorno alla normalità
    Chez Squonk, il giorno di Santo Stefano è dedicato al riposo delle membra massacrate dal pomeriggio della vigilia e dal giorno del Santo Natale. Si torna così alle abitudini quotidiane, tra le quali campeggia un frenetico, incontrollato ed incontrollabile zapping.
    Mi sono consolato, passando una trentina di secondi a guardare una telepromozione di materassi su quel canale, sapete, quello che dovrebbe stare in cielo ed invece è ancora in terra, legato alla vita quant’altri mai.
    Lui era con noi, che il Signore lo conservi.

    23/12/2003

    E, in qualunque caso…

    Filed under: — JE6 @ 16:55

    E, in qualunque caso
    Auguri.

    Filed under: — JE6 @ 10:20

    Se
    Oggi, se non fosse per l’oscena nevrosi pre-feriale che attanaglia l’edificio nel quale mi trovo, ci sarebbe da uscire, e mettere la faccia al vento freddo che mi piace immaginare venga dalla casa di Babbo Natale, e stare lì con le mani in tasca, spostando il peso da una gamba all’altra, e fissare le montagne del Piemonte, che son là a cento chilometri e più e sembrano così vicine da poter essere toccate con la mano.
    Se, appunto.
    Quindi, magari, sarà per domani.

    Piccole soddisfazion…

    Filed under: — JE6 @ 09:05

    Piccole soddisfazioni della vita
    Ieri sera mia figlia, nonostante la febbre, si è messa a ballare su The Battle of Epping Forest.
    Poco prima, mostrando inoltre gran buon gusto musicale, era rimasta immobile ascoltando More Fool Me (no, questa non la linko, che diamine).
    Brava, piccolina del papà.