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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    18/03/2004

    Intervista Doppia Disgiunta (the other one)

    Filed under: — JE6 @ 16:53

    Herr: Caro Sir, lei che è uso girare il mondo (dice che è per lavoro, ma chi
    può sapere), come vien considerata la realtà italiana vista da lungi?
    Sempre Mafia, spaghetti e mandolini? (va bene, questa era una domanda seria
    giusto per ingannare l’audience. Ora si comincia davvero)
    Sir: E lei come fa a sapere queste cose, se non si è mai staccato dal Po? Comunque, io di solito giro vestito da Pulcinella, e faccio sempre un figurone. La sera, poi, mi cambio; vestito come don Vito Corleone sono un bijoux.

    Herr: Sono più i post che si è pentito di aver scritto, o i portafogli che ha
    smarrito in terra sabauda?
    Sir: La prima che ha detto. Portafogli ne ho perso uno solo, e se lei – finalmente – me lo restituisse, mi farebbe anche una cortesia.

    Herr: Se domani (e sottolineo se) l’esprienza del blog dovesse interrompersi,
    che cosa le mancherebbe di più?
    Sir: Un’altra domanda?

    Herr: Sempre nell’ipotesi di cui sopra, cosa le mancherebbe di meno?
    Sir: Vabbeh, ma lei è proprio ostinato.

    Herr: A proposito della sua ben nota passione per il Talisker, qual’è il suo
    segreto per apparire un bel figliolo di fede salutista, nonostante la
    cirrosi incipiente?
    Sir: Come viene consigliato dagli esperti, lo allungo con gocce d’acqua. Se lei abbocca a questa risposta, significa che non sono l’unico ad avere una passione per il Talisker, or any other single malt.

    Herr: Il suo vezzo di andar per feste ruminando una rosa rossa è ispirata all’
    “Uomo dal fiore in bocca” pirandelliano o alla canzone “Mettete dei fiori
    nei vostri cannoni” (solo che lei li mastica e non li fuma)?
    Sir: Ho abbandonato il vezzo, sa? Ho ancora una spina incastrata tra un canino ed un premolare. Non è che ha un buon odontotecnico da consigliarmi?

    Herr: Lei si dichiara apertamente “terzista”. Non è che, vista la smania
    tipica del blogger di fare discorsi al mondo affacciato al balcone del
    blog, in realtà intendeva dire “terrazzista”?
    Sir: Guardi, a chi vive in un appartamento della periferia milanese, il significato della parola “terrazza” (o “terrazzo”? mah) è del tutto sconosciuto. Se vuole sostituire “terzista” con “paraculo”, faccia pure che non mi offendo. Anzi.

    Herr: In quale delle seguenti categorie inserirebbe il suo blog: A) Idee
    poche, ma in compenso piuttosto confuse; B) Sempre meglio che lavorare; C)
    Venghino, siori, venghino.
    Sir: Si è dimenticato la D): avevo una massima stupenda sulla punta della lingua, ma non me la ricordo più. C’è nessuno che mi vuole aiutare?

    Herr: Scelga un nuovo slogan per il suo blog: Aiutatemi a mantenere la mia
    moralità; Aiutatemi a mantenermi; Aiutatemi.
    Sir: Ah, dunque è lei il copywriter di San Patrignano.

    Herr: Lo sa che lei è il blogger preferito dai Grandi scrittori, tra cui
    Bruce Chatwin (parlandone da vivo)?
    Sir: Lo so, lo so. Tullio Avoledo mi fa una pippa, se mi consente il francesismo. Ah, sia maledetta la legge sulla privacy, altrimenti le farei leggere la mia corrispondenza con la Tamaro.

    Herr: Quale perversione l’ha portata ad ideare questa cosa dell’Intervista
    Doppia Disgiunta? I suoi completini in latex non la soddisfavano più?
    Sir: Me li ha rubati tutti il Colonnello Spiritum, ecco. E poi, avevo bisogno di nuove emozioni. Ma dica, cos’è quella striscia bianca sul tavolo del tinello?

    14 Responses to “Intervista Doppia Disgiunta (the other one)”

    1. Effe Says:

      Ma che bravo! Sembra davvero che le domande siano state fatte da me.

    2. jorma Says:

      Ma perche’ qui non si allarga il template?

    3. sphera Says:

      Il template è stato allungato con gocce d’acqua ed è tornato a posto.

    4. Zu Says:

      Caspita, non so mica se mi vengono altre rime su voi due. Vi accontentereste di semplici ma sentiti complimenti?

    5. Eréndira Says:

      I completini latex il Colonnello li indossa d’inverno sotto il tutù; tengono caldo.

    6. lester Says:

      Questo è il quarto post che leggo oggi che mi fa esplicitamente ridere. Credo che sia un record. I miei colleghi di scrivania cominciano già a guardarmi storto.

    7. Effe Says:

      I complimenti vanno a Sir Squonk. Lui è stato la mente, io soltanto il braccio monco

    8. Squonk Says:

      Herr Effe, non sia modesto.
      Zu: grazie. Anche se una strofetta in stile Commitments sarebbe gradita assai.
      Lester: a) voglio sapere gli altri tre; b) ah, la gioia di donare il sorriso ai lettori: neanche fossimo il Cavalier Banana.

    9. lester Says:

      Agli ordini, anche se non sono sicuro siano il tuo genere:
      1) Settore, Grande Fratello:
      http://settore4cfila72posto35.splinder.it/1079617791#1645506

      2) La Lo, gelosie insensate:
      http://paroladellalo.blogspot.com/2004_03_14_paroladellalo_archive.html#107952789374285050

      3) Crogiuolo, donne al bagno:
      http://ilcrogiuolo.blog.excite.it/permalink/97868

      E poi non è un post, ma ho riso, a lungo e amaramente, a leggere il fascione rosso dell’Unità
      http://www.unita.it/index.asp?sezione_cod=FR
      (e figurati se mi tocca pure portare accessi all’Unità).

    10. riccionascosto Says:

      Lester, ed io che credevo avesse riso per l’altra intervista.
      Però, Sir, le interviste, più che doppie disgiunte, sono incrociate (difendo il Colonnello, ex-datore di lavoro ed ospite squisito, anche se latente).
      Ad ogni modo, viste le domande fatte “di là”, di polvere bianca fate uso entrambi… o no?
      (I complimenti poi sono sottintesi, come le rime di Zu)

    11. Gilgamesh Says:

      Qui però non si parla di Ignazio La Russa.

    12. MassimoSdC Says:

      Davvero una bella idea (eccetto il Talisker che DOVEVA essere sostituito con il Lagavulin) 😉

    13. lester Says:

      Riccio, l’altra intervista l’ho letta oggi: ho riso.

    14. mappamondo Says:

      La paura e la speranza
      Volevo scrivere anch’io, come sir Squonk ,

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