< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • April 2004
    M T W T F S S
     1234
    567891011
    12131415161718
    19202122232425
    2627282930  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    20/04/2004

    Forza Beppe?

    Filed under: — JE6 @ 15:08

    Non posso dire di conoscere Beppe Caravita: leggo il suo blog, l’ho visto ospite nella trasmissione di Lerner, l’ho incontrato una sera al Movida (la sede ufficiale della Scuola Milanese del Blog): niente di più, anche se magari è già sufficiente.
    E’ – di questo sono sicuro – una persona entusiasta (in un capannello di scioperati con gli occhi rossi ed il boccale in mano, arriva lui, mette una mano sulla spalla di un noto blogger giornalista e gli dice: allora, vogliamo cambiare l’Italia? E giuro che sembrava parlare sul serio), il che me lo rende vieppiù simpatico.
    Ora, Beppe prova ad entrare in politica. D’acchito, leggendo il suo manifesto elettorale, mi viene da dire “Forza Beppe”, e scivergli un messaggio per fargli sapere che ha un voto assicurato. E’ anche venuto bene, nella foto del manifesto che si vede sul suo blog. E’ che in quel manifesto si vede anche il simbolo dei Verdi. Pecoraro Scanio, non so se avete presente.
    Dunque, Beppe è in lista con i Verdi. Intendiamoci, c’è di peggio in giro (niente link, il traffic building se lo facciano da sè); ma la faccenda è questa: che per votare Beppe, devo votare Verdi. E questo mi sballa un po’ i programmi elettorali. Perchè non si tratta esattamente del tipo di sinistra che io vorrei votare.
    Beppe professa la sua indipendenza, e punta molto sulla particolarità della sua candidatura, sul suo essere spinta dal basso, dalla Rete. Non ho motivo di non credergli, ma, al tempo stesso, mi chiedo se un voto dato a Beppe è anche un voto dato a tutte quelle posizioni dei Verdi che mi facevano propendere per altre scelte. Una volta che Beppe, se verrà eletto, avrà preso e sostenuto le sue posizioni (quelle che conosciamo, insomma) sulle reti telematiche, sulle comunità open source, cosa farà quando ci sarà da esprimersi, da votare sulle mille altre questioni che gli si proporranno di fronte? Gli toccherà piegarsi alla disciplina di partito? Sì? Allora votare Beppe significa votare Pecoraro Scanio. No? Allora Beppe è un indipendente e non dovrebbe aver marchi.
    Insomma, chi votiamo quando e se andiamo a votare: il candidato o il partito? Io credo di aver sempre votato il partito, e non penso di aver sbagliato. Ma magari sì, e mi piacerebbe che qualcuno me lo spiegasse.

    9 Responses to “Forza Beppe?”

    1. Rapid Says:

      Indipendente in un partito? Siamo tra l’ossimoro ed il paradosso.

    2. Squonk Says:

      E’ quello che penso anch’io, anche se, a questo punto, tanto varrebbe avere un parlamento composto da dieci segretari di partito e stop (è già così, dite?).

    3. Mistral Says:

      Temo di sì, Sir, e anche quei dieci sembrano di troppo al Premier, il più delle volte…

    4. Carlo Says:

      a me pecoraroscanio sta sulle palle in maniera mostruosa, piuttosto che votare verdi mi taglio una mano. Sorry Beppe, ma tanto non sei nel mio collegio.

    5. Invasiva Says:

      Il voto va al partito in primis, purtroppo. Il punto è che la scelta del partito a cui ci si aggrega dice molto della persona in sé (se uno ha fatto una scelta ponderata, e si presume sia così), se decidi di votarla o meno è anche per questo.
      Facendo un paragone spicciolo, è come se per ascoltare una singola canzone ti dovessi comprare un’intera compilation da schifo e ti costringessero a sorbirti tutte le altre 40 prima di arrivare a quell’unica canzone che ti piace, ogni santa volta. Non so, lo compreresti lo stesso quel disco? Dal canto mio, credo che finirei per odiare il cantante che prima mi piaceva tanto.

      (Sono andata un pochino fuori tema, sì eh?)

    6. Alessandro Ronchi Says:

      Beppe ha risposto in maniera egregia a questo messaggio sul suo blog. In ogni caso, quasi tutti i partiti sono composti da persone, che hanno idee e le portano avanti. Per alcuni partiti la logica del segretario che decide tutto è più forte, mentre per altri lo è molto meno.
      Se in televisione si vede solo Pecoraro, dietro ai verdi ci sono tante anime, anche molto diverse, che probabilmente non immaginate.

      Si, il voto ad un candidato è dato al partito, ma portando avanti un candidato, se avrà forza potrà portare avanti decisioni sue.

      Altrimenti si potrebbe creare un gruppo politico nuovo, ma il problema cambierebbe? Sicuramente se si è candidato per i verdi, concorda con le loro idee su molti temi.

      Non credo che un voto al partito debba per forza prescindere dalla simpatia per il presidente o il segretario. Quantomeno per le elezioni amministrative (dove il segretario è lontano), o quelle europee, dove i candidati hanno una certa autonomia.

      Comunque, vi invito a riconsiderare la forza dei segretari: se in televisione non si vedono le lotte interne dei partiti, posso assicurarvi che su quasi tutte le questioni si discute, e vince la maggioranza delle persone, non il segretario. Lui sarà quello che farà l’intervista, ma occhio che nei media si tende sempre a semplificare qualcosa che non è sempre così lineare come ci mostrano (sia perché è interesse del partito, sia perché è interesse del media).

    7. Enzo Says:

      Io sto nei Verdi, non conosco Beppe, ma posso garantire che siamo gente seria e onesta che si batte per quello in cui crede, dall’ambiente alla lotta contro la caccia agli animali alla libertà (anche in rete). Ciao. Forza Beppe!

    8. silvia Says:

      anche io sto nei verdi,quoto Enzo in tutto quello che dice.forza beppe

    9. Network Games Says:

      Il candidato o il partito
      Sia MarcoS che Squonk mi fanno un’obiezione piuttosto seria, che richiede una risposta non proprio banale, o liquidabile con una battuta.

    Leave a Reply