Ho sempre pensato che, in fondo, le differenze tra uomini e donne – maschi e femmine, come si diceva a scuola – si limitano a ciò che consente di perpetuare la specie e poco più.
E’ una convinzione che non poggia su alcuna base scientifica, nel senso che non mi sono mai messo a leggere ponderosi tomi sull’argomento: mi guardo intorno, e questo è quanto.
Eppure, le foto di Lynddie England che si bulla davanti ai prigionieri iracheni di Abu Ghraib, seppure confermano la mia “teoria”, mi tolgono quel filo di desiderio di illudermi che la salvezza del mondo sia un compito troppo difficile per noi maschi, ma non impossibile per le donne.