Lei dice che gli studenti universitari daranno un voto ai professori. Come accadrà?
“(…) sulla base d’un formulario elaborato con il Comitato Nazionale di Valutazione Universitaria, registreremo la soddisfazione degli studenti rispetto all’impegno e alla presenza dei docenti nella didattica, negli esami, nell’attività di orientamento”.
In alcune università già si fa.
“Sì, ma questa valutazione non rimarrà senza effetti, come invece è accaduto finora: nel senso che ne terremo conto nell’erogazione dei finanziamenti. Oggi i soldi agli atenei vengono dati solo in base al numero degli iscritti. Ora il sistema cambierà: il numero degli studenti sarà solo uno degli indici, gli altri saranno la valutazione sulla ricerca, cosa che non era mai stata fatta e i cosiddetti indicatori qualitativi, ossia il tasso degli abbandoni, la durata degli studi, la capacità della facoltà di dare sbocchi professionali: in questa fascia inseriamo anche le pagelle degli studenti ai docenti. (…)”.
Francamente, io credo che un sistema nel quale il controllore viene giudicato dal controllato sia destinato ineluttabilmente al fallimento.
Letizia Brichetto Moratti, su Repubblica.it