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    20/05/2004

    Donne e buoi

    Filed under: — JE6 @ 11:49

    Io non so se Sonia Gandhi abbia dovuto davvero rinunciare all’incarico di Primo Ministro indiano solo perchè straniera. Pur senza aver approfondito l’argomento, tendo a credere che questo sia uno degli elementi e non l’unico.
    Comunque, se anche l’essere nata in un altro paese fosse l’unica ragione alla base della forzata rinuncia, la cosa non mi sembrerebbe nè molto strana nè eccessivamente criticabile. Francamente, non so quanti di noi – anche i più illuminati, anche i più progressisti – accetterebbero senza batter ciglio di essere governati da un austriaco o da un cingalese. Figuriamoci, facevamo fatica a riconoscere come “nostro” Gustav Thoeni.

    16 Responses to “Donne e buoi”

    1. marco Says:

      Forse il problema vero non è il luogo, fisico o figurato, da cui lei o chiunque altro proviene, ma chi e che cosa si porta dietro, che ha una relazione con la provenienza ma non è la stessa cosa.

    2. Effe Says:

      vabbé, se lei porta come esempio il cingalese, allora… Ma per gente come Bossi sarebbe sufficiente anche un calabrese. Per dire il concetto di relatività

    3. Squonk Says:

      Un’italiana in India è l’equivalente di un(a) cingalese in Italia, direi.
      Marco: non so. Se ti riferisci al cognome che porta (ma non credo), allora non avrebbero votato il partito che lei guida; se ti riferisci alla storia, alle tradizioni, alla cultura nella quale è nata e cresciuta, allora stiamo dicendo la stessa cosa.

    4. lester Says:

      Però Sonia Gandhi non è arrivata dall’Italia l’altro ieri; ha spostato Rajiv Gandhi 34 anni fa (http://www.soniagandhi.org/php/showContent.php?linkid=1) ed è indiana quanto Schwarzenegger è californiano. Tanto che gli indiani l’hanno votata in massa: cio che è preoccupante una minoranza xenofoba, dopo aver perso le elezioni, sia in grado di alterare il processo democratico con minacce di disordini.

    5. fabula Says:

      “Bombay, 18 mag. – La Borsa di Bombay e’ schizzata verso l’alto alle voci secondo cui Sonia Gandhi starebbe per rinunciare a diventare premier.”

      Su… più che perché straniera direi perché cattolica, forse perché donna e perché (si potrà dire?) vicina a qualcosa di simile a una certa sinistra…

      Comunque Sonia era – tra l’altro – la riscossa delle donne italiane, quelle che quando non trovano spazio nella politica italiana riescono a trovare consensi nella politica di altri paesi. E poi rinunciano (responsabilmente) all’incarico.

    6. marco Says:

      No, il problema non è il nome che porta.
      Non sono neanche la storia, la tradizione e la cultura da cui viene, ma quel che lei ha deciso di farne durante la sua vita.
      Per inciso, ieri sulla BCC intervistavano uno storico inglese, di cui ovviamente non ricordo il nome, che faceva notare come in più situazioni, anche durante la campagna elettorale, la Gandhi non si fosse comportata come una persona davvero interessata a diventare primo ministro e che la sua decisione di non accettare l’incarico non fosse così soprendente.
      Se questo fosse dovuto ad una sua indole o a giochi interni già decisi prima delle elezioni è un’altra questione, che non è stata affrontata.
      Mi sembrava chiara la preferenza dell’intervistato per una Gandhi nel ruolo di figura simbolica a tenere unito il partito ed il paese più che in quello di primo ministro, per il quale Singh veniva considerato persona più adatta e, da quel che si intuiva, più gradita anche all’estero, soprattutto nell’ambiente del business.

    7. sphera Says:

      Non diciamo assurdità. Se abbiamo accettato di buon grado di essere governati da un cittadino di Paperopoli possiamo accettare i cingalesi con tutta tranquillità.

    8. Squonk Says:

      Mi permetto di tentare di ricondurvi al nocciolo della questione, che non è l’India, bensì l’Italia: insomma, voi vi fareste governare da una signora nata e cresciuta in Slovacchia? Madame Sphera ha già risposto. Io dico “sì”, perchè ho così poca considerazione degli italiani – e quindi di me stesso – che finisco per essere inutilmente esterofilo. E voi?

    9. Fabula Says:

      Anche io dico sì e tento di dire che non sono andata fuori argomento, casomai non sono stata chiara. Ti rigiro la domanda. In un paese – che crediamo progredito – come l’Italia, dove nella politica c’è una grossa percentuale di posti occupata da uomini, credi ci sia posto per politici di qualunque sesso, nati all’estero?
      …mah!

    10. marco Says:

      La risposta è ‘Claro que si’, ammesso e non concesso ci sia uno straniero con la voglia di governare l’Italia.

    11. lester Says:

      Una persona nata in Slovacchia che vive in Italia da trent’anni ci potrei pure stare. E’ che solo da pochi anni l’Italia è terra di immigrazione, e non siamo ancora abituati all’idea.

    12. Auro Says:

      senza voler affiancare le due persone, ma facendo un po’ di excursus storico… (da) quanto era italiana cicciolina quando è stata eletta al parlamento? (risottolineo il fatto che mi rendo perfettamente conto che è un po’ come paragonare brad pitt al mio vicino di casa…)

    13. Squonk Says:

      Fabula, se mi vuoi far dire che il nostro è un paese maschilista (almeno per quanto riguarda la politica), sfondi una porta aperta e comunque basta guardare i numeri.
      Detto questo, io non vedo una grande relazione tra questo stato delle cose e la possibile accettazione di un politico di origini straniere. Sarebbe, credo, accettato a fatica, ma per tutt’altri motivi.
      Auro: gotcha. Ma non era candidata al ruolo di Primo Ministro (non che poi sia andata molto meglio, certo).

    14. Fabula Says:

      No, io non credo Squò. Sempre di pregiudizi si tratta. (sulla porta aperta non avevo dubbi)

    15. sphera Says:

      Ma un eventuale Bossi come Primo Ministro, sarebbe da considerare straniero? Cioè, io sono progressista, ma essere governati da un Padano… non so, non saprei.

    16. SONIA TENTO Says:

      IO,E SONIA E GIULIA E PAOLO……

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