I giovani d’oggi
La redazione di Squonk è lieta di presentare l’intervista esclusiva al Piccolo Chettimar. Buona fortuna, a voi e alla nostra sciagurata nazione.
[Nota: SMS = Sir Mahatma Squonk – PCI = Piccolo Chettimar Italiano]
SMS – Lei dice di avere ventun’anni, eppure ne dimostra non meno di trentacinque. In effetti, a me la sua faccia non è nuova: classe dei “Delfini”, quartiere Gallaratese di Milano del 1970?
PCI – Anche se ho dei trascorsi da Delfino (i solutori più che abili avranno colto), a dir la verità, ero nelle “Fragoline”. E le posso citare dei manoscritti del quinto secolo avanti Cristo che testimoniano la mia presenza alla Battaglia delle Termopili. Capisco comunque che si sia potuto confondere: mi hanno accomunato a talmente tanti personaggi (non ultimo il famigerato Tiziano Ferro) da indurmi a credere di essere una specie di Zelig privo di forma propria.
SMS – Cosa si prova a guardare una foto di Michelle Pfeiffer, e pensare che potrebbe essere la propria nonna?
PCI – A parte che le potrei inviare una foto di Eleonora Duse e rigirarle la domanda, ho sempre avuto un debole per le donne mature.
SMS – Il maestro le appioppa i compiti delle vacanze. Oltre alla lettura della versione integrale di “Pinocchio” e de “La bella addormentata nel bosco”, lei deve sviluppare il tema dal titolo “I giovani d’oggi, o, in altre parole, mio fratello maggiore”. Ci dia l’incipit dello svolgimento.
PCI – I giovani d’oggi non esistono. Quelli che andrebbero anagraficamente derubricati alla voce “giovani” si possono invece sommariamente condensare
in due altre grandi categorie: i Bambinoni Grulli e i Vecchi Barbogi Ante Litteram.
SMS – La nonna (che non è Michelle Pfeiffer, si direbbe) o un altro congiunto le mette la mano sulla spalla e le dice “Santiddio, quanto sei cresciuto! Sei alto quasi quanto il Presidente del Consiglio, che Dio lo protegga”. Descriva le sue reazioni.
PCI – “Posto che dovrebbero toglierti d’ufficio il diritto di voto, ‘invecchiato’, nonna, si dice ‘invecchiato’.”
SMS – Un motivo, uno solo (ma che sia valido) che ha portato un giovane virgulto della Brianza cattolica e lavoratrice a convertirsi nel prototipo del blogger scioperato.
PCI – Così su due piedi, per poter andare a prestigiosi aperitivi con influenti personaggi dei media italiani e omettere di riconoscerli.
SMS – Via col gioco della torre: Herzog o Gonio?
PCI – Questo è un colpo basso, i Post Datati so piezz’ ‘e core. Butto Herzog, ma solo perchè Gonio mi ha offerto la sua Coca-Cola al Palacucco (e perchè il signor Effe è torinista, naturlich).
SMS – Brodo o Macchianera?
PCI – Butto Macchianera. Se ci rifacciamo alla lectio blasorum, nella “nazionale del Neri” ci sono i fenomeni alla Cassano come gli scarponi alla Cristiano Zanetti. Quantomeno Brodo è uno e indivisibile.
SMS – La Pizia o Arkangel?
PCI – Scusi, non si ricorda la mia faccia alla “mi-è-appena-apparsa-la-Madonna”
al BlogRodeo? Butto la Pizia, anche se con cortesia e dotandola di apposito paracadute.
SMS – Fragola o limone?
PCI – Tendenzialmente salvo la fragola, anche se non disdegno il limone con soggetti predisposti.
SMS – E si continua con il gioco della bottiglia; davanti a chi vorrebbe che si fermasse: Auro, Mafe, Sere, SuperBimba, Jenna Jameson?
PCI – Innanzitutto, lei è proprio fissato con la Jameson.
Secondariamente, lei coglie una grave lacuna nella mia formazione culturale: all’epoca delle dannate feste delle medie, infatti, ero uno di quei ragazzetti sociopatici con gli occhiali e dei capelli assurdi. Non che sia cambiato granchè da allora, ma questa è un’altra storia.
Lei, infine, mi pone davanti a una scelta che definire difficile è un eufemismo grosso come la provincia di Pescara. Mi scuseranno le altre signore (con le quali mi impegno fin d’ora a progettare una bottiglia con cinque colli), ma, per affinità elettive e franchising cerebrale, scelgo Sere-Lisagialla. Anche se, conoscendo la microbloggeuse, mi sbatterebbe la bottiglia sul cranio senza avere nemmeno tutti i torti.
SMS – E infine, le viene concessa la facoltà di esprimere un desiderio da inoltrare a Babbo Natale. C’è tempo, è vero, ma è meglio portarsi avanti col lavoro.
PCI – Il suo acume mi stupisce, o intervistatore. Mi verrebbe quasi da dire che è nel ramo marketing.
“Stimato Commendator Natale,
In quanto rappresentante legale dell’Ordine dei Single Patetici, ti chiederei di portarmi, magari anticipatamente, una persona che mi sopporti, che sappia capire il caos esponenziale della mia mente e che, nei ritagli di tempo, dimostri della stima e – perchè no? – dell’affetto nei miei confronti.
Ma, se non ce l’hai, va benissimo anche un milione di euro in banconote di piccolo taglio e un’autobotte di gelato alla menta.”
SMS – Un saluto ai lettori di Squonk (sia educato, mi raccomando).
PCI – Le mie congratulazioni più vive ai temerari che sono arrivati a leggere fino in fondo.
July 9th, 2004 at 12:05
si guardi alle spalle, d’ora in poi
July 9th, 2004 at 12:47
Inizi a offrirmi della Coca Cola, poi eventualmente possiamo trovare una convergenza parallela.
July 9th, 2004 at 15:20
interessante.
non so dire altro tranne che da uomonero a brodo primordiale sono capitata qui e non so neanche cosa stavo cercando
sa è la prima volta,cmq interessante l’intervista, mi mancano solo dei pezzi
July 9th, 2004 at 15:33
Beh, Misia, immagino che lei non stesse cercando quest’intervista. Comunque, faccia come se fosse a casa sua, e torni presto, mi raccomando (ah, noi del marketing).
July 9th, 2004 at 18:26
Effe ci sono io giu’ dalla torre con un materassino (questi giovinastri…)
July 10th, 2004 at 11:28
E comunque questi inciuci conventicolari cominciano a stufare. Mi candido pertanto ad una eventuale successiva intervista.
July 10th, 2004 at 22:12
L’ultima domanda non doveva essere: Si faccia una domanda, si dia una risposta e poi via, fuori dai coglioni! ?