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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    13/07/2004

    Succede

    Filed under: — JE6 @ 15:34

    Succede che, ogni tanto, uno si rende conto di avere dei lettori particolari, dai quali lo dividono oceani di età, cultura, esperienze.
    Succede che, ogni tanto, questi lettori tirano fuori un pezzetto di sè, ed è un pezzetto che parla di cose che tu, umano, non puoi neanche immaginare: Teheran negli anni settanta, Land Rover, figli sparsi per il mondo, roba che Chatwin era davvero un poveretto, in confronto.
    Succede che, ogni tanto, avresti voglia di saperne di più – e potrebbe non essere tanto difficile, basterebbe fare cinquanta chilometri ed andarsene mezza giornata in riva ad un lago serio e malinconico – ma poi pensi che, chissà, forse è anche bello baloccarsi con l’immaginazione, e godersi queste fugaci e preziose rivelazioni.
    Succede che, ogni tanto, realizzi quanta gente speciale c’è al mondo.
    Succede che, ogni tanto, ti senti fortunato a conoscerne almeno qualcuna, di queste persone speciali.
    Succede.

    Vita da cani – Reprise

    Filed under: — JE6 @ 11:18

    Il post precedente, quello di sapore moralistico sugli investimenti per il benessere dei “nostri amici a quattro zampe”, ha suscitato le giuste, prevedibili e civili puntualizzazioni da parte di quegli amici che di zampe, invece, ne hanno solo due.
    A loro vorrei dire che non c’era nulla di personale in quanto ho scritto. Ognuno di noi conosce qualcuno che sovverte quelle che siamo abituati a considerare come delle priorità – una Brigitte Bardot, per dire. Di gente così, mi pare che ce ne sia in giro tanta, forse troppa. Gente che ama “con misura”, non so se mi spiego.
    Che poi, molto spesso, è la gente che mette i fiocchetti rosa in testa ai barboncini.
    C’è chi pensa che si possono amare gli animali come i bambini. Mah. Io penso che i bambini (e gli umani in generale) debbano essere amati più degli animali, il che non implica il non amare gli animali, credo. Lo so: gli animali non tradiscono, a differenza di uomini e donne (ma non dei bambini); e infatti, sono i padroni ad abbandonare i cani in autostrada, mica i pastori tedeschi a farsi un giro in Val Trebbia. Lo so, gli occhi di un labrador possono intenerire anche Jack lo Squartatore.
    Eppure, che ci si possa togliere il pane di bocca per un cane (che uso a mo’ di esempio: se volete sostituire con un soriano, fate pure) a me continua a sembrare una cosa incomprensibile e ingiustificabile. E adesso, fate di me ciò che volete.

    PS – Buona parte di questo post viene da una corrispondenza privata. Spero che il destinatario non se ne dolga troppo.