Succede
Succede che, ogni tanto, uno si rende conto di avere dei lettori particolari, dai quali lo dividono oceani di età, cultura, esperienze.
Succede che, ogni tanto, questi lettori tirano fuori un pezzetto di sè, ed è un pezzetto che parla di cose che tu, umano, non puoi neanche immaginare: Teheran negli anni settanta, Land Rover, figli sparsi per il mondo, roba che Chatwin era davvero un poveretto, in confronto.
Succede che, ogni tanto, avresti voglia di saperne di più – e potrebbe non essere tanto difficile, basterebbe fare cinquanta chilometri ed andarsene mezza giornata in riva ad un lago serio e malinconico – ma poi pensi che, chissà, forse è anche bello baloccarsi con l’immaginazione, e godersi queste fugaci e preziose rivelazioni.
Succede che, ogni tanto, realizzi quanta gente speciale c’è al mondo.
Succede che, ogni tanto, ti senti fortunato a conoscerne almeno qualcuna, di queste persone speciali.
Succede.