Così è, se vi pare?
Sarà pure diventato un moralista piccolo-borghese (per me non è vero, ma non è questo il punto), ma tra le poche parole sensate che ho letto/ascoltato in merito all’Italia no-smoking (ma chi li fa i titoli, a Repubblica?) ci sono queste di Michele Serra:
Il moltiplicarsi dei narcisismi (“io sono così e mi piaccio così, che ci volete fare”) che già ammorba la convivenza sociale suggerirebbe – per mitezza, per intelligenza – di provare, ciascuno nel suo, a contenersi, ovvero a modificarsi, a cambiare, a non rimanere impermeabili alla presenza e al giudizio degli altri.
Si tratterebbe, poi, più o meno di quello che i nostri vecchi chiamavano buona educazione. Le leggi intervengono, in genere, laddove le persone non sono più in grado di normarsi da sé sole, di chiedersi, cioè, dove e quando il proprio diritto invade e lede quello altrui. Così questa legge, che mi è sommamente antipatica perché nasce (…) dal paternalismo di Stato, e insomma ci tratta da discoli immaturi, mi sembra comunque una legge necessaria e inevitabile, perché fa da contrappasso a una delle tante incontinenze sociali, e aiuta a percepire meglio l’esistenza del prossimo.
PS – Sempre a proposito di fumo, i titolisti dell’intero gruppo L’espresso devono aver aspirato ingenti quantità di sostanze invise al Ministro degli Esteri, altrimenti non si spiega come si sia potuto scrivere che il sigaro toscano è “fuori dal decreto Sirchia“.
January 10th, 2005 at 21:06
Sono d’accordo con te. E con Grassilli.