Re: what subject?
Saper dare un titolo è un dono di natura. C’è chi lo sa fare e chi no. C’è anche chi lo sa fare così così, e in effetti quest’ultima categoria comprende la maggioranza.
Non parlo solo di titoli di libri, articoli di giornali, post di blog.
Parlo di una cosa molto più comune. E-mail. Quante ne scrivete, ogni giorno? Io non tengo il conto, ma sono parecchie decine. Va tutto bene quando devo rispondere. Clicco su “Reply” e poi inizio a scrivere. Via, liscio come l’olio.
Ma mi capita pure di dover prendere l’iniziativa; e allora, eccola lì la finestrella bianca, la subject line. Oddio. Perchè insomma, il vero incipit sta proprio lì, in quelle cinque parole che non fanno parte del testo, eppure lo devono spiegare tutto, dare il tono, far venire voglia di leggere ciò che segue.
Vado a guardare la Sent mail del mio account Gmail. Martedì. Un quarto. Sabotaggio. Sovversivo. Silenzio. Mi dovrei ricordare più spesso che esiste una cosa chiamata Echelon, se continuo così mi prenderanno per il socio italiano di Al Zarqawi.