Io non sono nè ateo nè agnostico. Sono un cristiano come tanti: quindi, un po’ all’acqua di rose.
Fatta questa premessa, trovo persino imbarazzante la quantità di spazio che i mass media stanno dedicando alla morte del Papa; perchè – senza negare l’importanza dell’avvenimento, il rilievo della persona e anche la storia patria – pare che vi sia un unico argomento del quale si possa parlare. E, insomma, non è proprio così. Credo che un simile comportamento si potrebbe verificare solo nelle teocrazie dichiarate: chessò, in Iran. Ma noi, viviamo in una teocrazia?
Per non parlare della fenomenale buffonata organizzata dal CONI: il blocco delle attività sportive sull’intero territorio nazionale. Voi ricordate qualcosa del genere, quando lo tsunami uccise duecentosettantamila persone? Allora è bastato organizzare una colletta via sms.