Shake, rattle and roll
Magari capita anche a voi (me lo auguro, ecco): comunque, è da un po’ – un bel po’ – che mi atterrisce l’idea di vedere un film o leggere un libro che “mi faccia star male”. Per dire, cose come La vita è bella, La stanza del figlio, Il pianista. E’ davvero più forte di me. Ho bisogno di Never can say goodbye, di You Shook Me All Night Long, di Grande figlio di puttana, di Dave Eggers, di Nick Hornby, di Four Chords & Several Years Ago. Per star male, per intristirsi, c’è sempre tempo, cazzo.