< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • Sulla mappa
  • June 2005
    M T W T F S S
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    27282930  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    21/06/2005

    Greetings from Cannes – 5. Via dalla pazza folla

    Filed under: — JE6 @ 20:08

    Il Lions Direct, motivo per il quale mi trovo in questa amena cittadina, altro non e’ che una gara: vengono presentate un migliaio e mezzo di campagne, prodotte in ogni parte del mondo; una ventina di sciagurati devono visionarle, fare una prima lista di nominations e poi stabilire le migliori in assoluto. In cinque giorni.
    La cosa si conclude questa sera, con un Gala al Palais des Festivals. Una faccenda in grande stile: sull’invito campeggia un sinistro “Black Tie”, a dispetto dei trenta e passa gradi che allietano le nostre ascelle.
    Insomma, mi sono vestito di tutto punto, ho stretto il nodo della cravatta, ho fatto la mia camminata sulla Croisette, ho presentato l’invito ai cerberi della security, sono andato nel foyer, ho sentito la spaventosa umidita’ procurata da non meno di quattrocento nasi e bocche impegnati a sopravvivere, mi sono chiesto “c’e’ un solo buon motivo per cui debba stare qui?“, mi sono risposto “no, certo“, ho girato i tacchi, sono tornato in albergo, mi son messo bel leggero. Adesso clicco “Publish”, esco dall’Internet Point, giro l’angolo e mi siedo a bere una birra: ci sono un paio di concerti gratuiti, e mi sento giustamente snob.