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    04/09/2005

    Tu non mi capisci

    Filed under: — JE6 @ 14:54

    Premessa: non ho visto il primo film di Franco Battiato, e dubito che vedrò il secondo. Non è una questione personale: non vedo un film intero dal 2000, a questo punto miro a raggiungere la decade.
    Comunque, trovo davvero insopportabile questa abitudine dei cosiddetti artisti di rubricare gli insuccessi delle loro cosiddette opere d’arte alla voce “incomprensione da parte del pubblico incolto e bue”. Sembra che a nessuno di essi venga in mente che – banalmente, oh quanto banalmente – tutti i gusti son gusti, e ciò che tu fai non può e non deve piacere a tutti; e che chi non gradisce si può fare anche una sana risata, mostrando così di aver capito benissimo che ciò che ha visto/ascoltato è solo e semplicemente una boiata inutile e pretenziosa.
    Per me, “La corazzata Potiomkin è una cagata pazzesca”! 92 minuti di applausi!
    Repubblica.it

    11 Responses to “Tu non mi capisci”

    1. farfintadiesseresani Says:

      L’ho sentito anch’io al TG5 di oggi, in pratica mi hai rubato il post (ma da quant’è che Battiato non fa qualcosa di decente anche nel suo – cioè la musica, intendo- ?)

    2. ermagister Says:

      …d’accordissimo

      …ma la Corazzata Potemkin era un film fantastico

    3. dado Says:

      premesso che purtroppo sabato non sono riuscito ad essere a venezia e ho dovuto posticipare di qualche giorno (quindi non ho visto il film). premesso che però a venezia ci vado tutti gli anni e che alcuni film, sopratutto italiani, si sono meritati in passato fischi e lazzi e che il quoziente medio degli spettatori è decisamente superiore a quello delle altre sale italiane E’ AVVILENTE CHE NON CI SIA UNA CULURA CINEMATOGRAFICA in italia e che tutti ormai capiscano solo i film per cerbrolesi di hollywood. [un conto è non gradire un conto non capire]

      e adesso datemi pure del radical chic, sono pronto. (ah… e la corazzata è una figata)

    4. Squonk Says:

      Dado, se diamo per scontata l’equazione non gradisco = non capisco = sono un deficiente, allora terminiamo la discussione. E’ così difficile accettare che la gente abbia gusti diversi dai propri, e continuare a coltivare i propri cercando di capire quelli altrui? Pare di sì.

    5. papi Says:

      Lo *slogan* non gradisco = non capisco = sono un deficiente è preceduto da quello non gradisco = non capisco = è una boiata pazzesca. Potrebbero essere sbagliati entrambi, non so = non capisco = ne ho viste di tutti i colori. La corazzata è un bellissimo film.

    6. dado Says:

      appunto, il capire viene prima di dare un giudizio. se non hai capito non puoi dare un giudizio. a forza di guardare cagate è andato in pappa il cervello ad un sacco di persone.

      le stesse che davanti ad un basquiat dicono” io lo facevo meglio”, cos’è gusti diversi?
      ma si e tutti sono onesti e tutti sono uguali e tutti hanno le palle democratiche e popolari….
      [c’è differenza artistica tra una soap e un film d’autore? eppure le soap hanno molto più pubblico, perchè sono migliori? no perchè sono facili]

      insomma smettiamola di dare degli snob agli artisti e iniziamo a capire che la fuori c’è un mondo di analfabeti (artistici)

    7. Squonk Says:

      Non so, io capisco che un regista non se ne possa venire fuori bel bello a dire “ho girato una minchiata di proporzioni titaniche”; immagino che, in tutta onestà, sia convinto della bontà di ciò che ha fatto. Ma trovo insopportabile il ritenere che chi non è d’accordo con te (nel senso che non apprezza ciò che tu hai fatto) sia un minus habens. Tutto qui, ci vorrebbe un po’ di sano senso delle proporzioni, non molto altro. Invece, si fronteggiano due snobismi identici e contrari, e questi ne sono i frutti.

    8. sphera Says:

      Il diritto di dire “non mi piace” l’hanno tutti, sempre. Il diritto di dire “è una boiata”, pure, ma un po’ meno.

    9. Dust Says:

      Non ho visto film di Battiato, ma noto che nel suo sito, in una sintesi del film, Battiato stesso afferma: “Si ignora, con naturalezza, la logica tradizionale del racconto e del suo “pubblico”, dal momento che se ne cerca un altro. I personaggi, inventati, sono più vicini all’antica grecia che alle società grossolane e superficiali odierne”
      Quindi il Nostro cerca programmaticamente “un altro pubblico” e ahimè trova soltanto incolti, grossolani e superficiali cinefili, tipico prodotto della società in cui viviamo.
      Ancora, nell’intervista a Repubblica: “.. se si ride a una citazione di Wittgenstein, solo perché non lo si conosce, allora diventa pericoloso”.
      Il ragionamento è sintomatico: un quidam de populo sente una frase e ride. La frase essendo di W. non deve far ridere “a prescindere”, provenendo da una fonte universalmente riconosciuta come superiore e autorevole. Di più: il tizio – pur non conoscendo W. – dovrebbe “sgamare” che si tratta di roba fine, e quindi astenersi dallo sghignazzare, arrossendo di vergogna nel buio della sala e appuntandosi mentalmente la frase per successive ricerche sul web. Si esclude a priori l’ipotesi che la frase faccia ridere a causa del contesto in cui è inserita, cioé il film di Battiato che la sfrutta supponendo di ereditarne l’autorevolezza. Non è poi nemmeno escluso che W. la usasse per far ridere gli amici al pub, o che Keynes e Sraffa la trovassero comunque esilarante (“Ah, Ludwig, com’è quella che dici sempre ? dai, ripetila, mi fa morire..”).
      Proporrei a Jim Carrey di interpretare il film più serio della storia recitando solo brani tratti da Antico Testamento, Eschilo e Heidegger. Il resto della sceneggiatura – un’inezia, a questo punto – ce la potrebbe mettere tranquillamente Charlie Kaufman.

    10. ermagister Says:

      …ristabilito che la Corazzata Potemkin è un grande film, torniamo alla giusta osservazione che non necessariamente film fischiato a Venezia = capolavoro incompreso
      consiglio lettura della snella e divertente recensione su http://www.secondavisione.splinder.com/

    11. Monty Says:

      “Tutti i gusti son gusti”.

      Ma cosa le succede sir Squonk?

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