E anch’io non mi sento tanto bene
Lo ammetto, mi piacerebbe rendermi la vita più semplice mettendo i buoni da una parte e i cattivi dall’altra (e inserendomi tra i primi, naturalmente).
Però: dieci milioni di miei concittadini si appassionano alle vicende di Al Bano, undici e passa trascorrono diverse ore pendendo dalle labbra di un attempato cantante. Tra questi, stando agli esperti del settore, parecchie persone con un livello di istruzione medio-alto, tanto quanto il loro reddito. Insomma, sembra un po’ presuntuoso pensarsi migliori rispetto ad una buona metà di coloro che si incontrano quotidianamente al bar o in metropolitana; anzi, sembra persino presuntuoso avere un’opinione in merito, quale che sia.
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Inoltre, pensando a quante volte mi fermo davanti a “Qui Studio a Voi Stadio”, mi torna alla mente l’immortale Woody Allen: Dio é morto, Marx é morto e anch’io non mi sento tanto bene.
Vedo che, con molta maggiore proprietà di linguaggio, parla un pochino della questione anche Gianluca Neri.