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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    05/10/2005

    Però, a volte

    Filed under: — JE6 @ 15:53

    [scusate, va così]
    Il lavoro, d’accordo. Come fai a dire di no. In fondo, è quello che ti fa portare a casa la pagnotta, come si suol dire.
    Però, a volte.
    A volte, appunto, non puoi dire di no. Non puoi disdire una riunione che hai convocato tu stesso, perchè è urgente, perchè c’è gente che si sposta da un’altra città, perchè. Così, non potrai andare al funerale di una donna di cui hai frequentato la casa per anni – i più belli della tua vita? chissà, ma belli erano belli – e non potrai abbracciare i suoi figli, due tra i pochissimi amici che ti porti ancora dietro da quando avevi quattordici anni, e non potrai provare quel sottile terrore che viene quando pensi “beh, tra qualche anno capiterà anche a mia madre e a mio padre”.
    Il lavoro, d’accordo.
    Però, a volte.

    04/10/2005

    E allora, a domani

    Filed under: — JE6 @ 17:20

    Ha smesso di piovere, ho scoperto che potrei definirmi un blogger kennedyano, ho la strana sensazione che il lavoro potrebbe – a dispetto di tutte le evidenze – riservare qualche bella sorpresa, è l’onomastico di mia figlia.
    Ma è morta una persona cara a persone a me molto care, una bella donna colpita dal destino e dalla malattia. E allora, a domani.

    03/10/2005

    Ci rubano il mestiere

    Filed under: — JE6 @ 13:45

    Fatemi capire: prima delle elezioni di Dresda, la CDU era in vantaggio sulla SPD per 225 a 222 (seggi, zucconi: perchè pensate subito al cricket?), e nessuno riusciva a decidere chi, fra Merkel e Schroeder, dovesse assumersi l’onore/onere di fare il Cancelliere. Adesso, che il distacco è clamorosamente passato a +4 (226 a 222), è chiaro a tutti che la Germania deve essere governata da una Cancelliera. Io ‘ste cose me le aspetto da Bondi, mica dai seri politici teutonici.

    Il crollo di un mito

    Filed under: — JE6 @ 12:25

    D’accordo, il progresso della conoscenza si accompagna – spesso – con la smentita di radicate convinzioni. Però, maledizione, i signori che assegnano il Nobel per la medicina non possono togliere a decine di milioni di moderni occidentali la sicurezza che la loro gastrite è causata dal capufficio o dal traffico o dal conto in banca in rosso, premiando chi smonta questa teoria nel nome dell’helicobacter pylori.
    Repubblica.it

    Ah, fantastica la Reuters, che chiama i due scienziati “The Ulcer Bug Australians”.

    02/10/2005

    Scarpe al chiodo

    Filed under: — JE6 @ 21:44

    Qui si pensa che una cosiddetta opera d’arte (un disco, un libro, un dipinto) abbia un senso e sia destinata a rimanere nei cuori e nei cervelli della gente solo quando riesce a raccontare e spiegare le cose del mondo, anche attraverso il racconto di storie minime e personali (come a dire, si racconta la Storia attraverso la storia). Andando a memoria, pare di ricordare che Pascoli definisse il Poeta come colui che riesce a dire ciò che tutti hanno sulla punta della lingua, ma nessuno riesce ad esprimere: non inventa, ma racconta e spiega, appunto.
    Ecco perchè l’ultimo Ligabue, qui, piaciucchia ma non coinvolge. Perchè sembra ormai capace di raccontare solo se stesso, ma senza la capacità di rendere la propria storia quella di tutti; chiunque è entrato, almeno una volta nella vita, in un Bar Mario. Adesso, pare che il bar sia stato chiuso, e il mediano che vi andava a farsi una birra dopo gli allenamenti abbia attaccato le scarpe al chiodo.