Herr Professor
Qualcuno di voi mi sa dire qual è l’iter che si segue per attribuire ad una persona il titolo di “Professore”?
Così, per curiosità. Perchè alle cinque del mattino, guardando Nettuno (l’università, non il pianeta, zucconi), ci si imbatte nel Professor Alessandro Cecchi Paone, che tiene un corso sulla tecnica del documentario, oppure nel Professor Felice Casson, che insegna diritto dell’ambiente. Attendo le lezioni della Professoressa Lecciso, insomma.
Nettuno – Network per l’università ovunque
November 4th, 2005 at 13:52
Tu per me sei un Professore.
November 4th, 2005 at 14:39
semplice. come il titolo di dottore, quello di professore non si nega a nessuno, dagli insegnanti alle medie a chiunque faccia un corso di uncinetto.
November 4th, 2005 at 15:23
In Italia le scuole sono piene di “professori” che non sanno insegnare (sul serio: non sanno farlo!). Inoltre le lauree honoris causa vengono distribuite a piene mani a persone che non sanno una cippa della relativa materia. Quando ci libereremo di questa spazzatura baronale che ci pone al di fuori dei consessi civili? Valorizzare i talenti, si deve, al di là del pezzo di carta. Poi magari Cecchi Paone e Casson non sono capaci… cyrano
November 4th, 2005 at 17:40
se ne fregiano spesso, non so quanto correttamente, tutti coloro che hanno un corso come professore a contratto presso una qualche università. Questo non implica che essi appartengano a una delle due fascie di docenza previste (professori ordinari e associati, che hanno superato un concorso per un posto di ruolo). Per tenere un corso a contratto (che di norma viene messo all’albo ogni anno) si presenta un curriculum che viene valutato e approvato dagli organi competenti (consigli di facoltà etc).
November 4th, 2005 at 19:47
Lezioni dalla Lecciso? Oh mio Dio!
A questo punto non me ne meraviglierei…purtroppo.
November 4th, 2005 at 19:49
Davvero, un titolo dato a cani e porci (anche a me, per dire).
November 4th, 2005 at 20:29
Giusto. Mi si chiami pure Prof-Lot (qualche lezione all’università l’ho tenuta pur’io, che diamine).
November 5th, 2005 at 17:49
Oh, beh, io sarei potuto essere il più giovane associato ever dell’università degli studi di Cagliari, dipartimento di Fisica (oggi Istituto) se avessi dato retta al mio relatore, charissimo professor dottor Guido Pegna (gran brava persona) e fossi rimasto là a far da assistente, poi dottorato di ricerca e infine il concorso.. ‘nsomma altri 6 anni a carico dei miei genitori, salvo qualche lavoretto spot tipo ripetizioni e qualche corso regionale di formazione (riqualificazione) professionale.
E comunque, che brutta parola, se guardiamo l’etimo: da profiteor, professare sapere in pubblico.
Lo diceva anche Mitch Kapor, in una bella variante dell’assioma di Miller, raccolto da Arthur Bloch nelle leggi di Murphy:
Chi sa e sa fare, fa. Chi sa e non sa fare insegna. Chi non sa e non sa fare, di norma fa l’esperto.
Buone consulenze a tutti.
November 6th, 2005 at 12:42
Credo vi siano più modalità, una è passeggiare per piazza Plebiscito indossando una giacca.
November 8th, 2005 at 13:48
“chi sa e non sa fare insegna”.
grazie….