La meglio gioventù (again)
Se non esistessero, i commentatori bisognerebbe inventarli. Cito quindi Marco Schwarz, nei commenti a questo post di Massimo Mantellini:
“il problema IMO è quello dei meccanismi di cambiamento della classe dirigente e dell’assenza di vasi comunicanti tra classe dirigente e resto della società, non dello svecchiamento in quanto tale.
Forse il problema vero non è la difficoltà ad essere classe dirigente a 35 anni, ma il fatto che a 20 anni sai già (guardando soprattutto le tue amicizie) se farai parte o no della classe dirigente, ed è un verdetto che molto probabilmente varrà per tutta la tua vita, indipendentemente da quello che (non) farai.
In un sistema così ingessato, è chiaro che si crea un meccanismo di ‘lista di attesa’ per cui prima di ricoprire posizioni di rilievo sei over 50.
A mio avviso una dinamica del genere si rompe non tanto (non solo) promuovendo l’ingresso di giovani *in quanto giovani* nella classe dirigente, ma favorendo persone che, indipendentemente dalla loro età, hanno dimostrato di saper fare le cose e che nonostante questo sono rimaste ai margini del giro che conta“.
Se me lo dicevi prima, Manteblog