Bella calda, per cortesia
Nel quartiere di periferia nel quale vivo, capita di frequentare negozi e minimarket dove il tempo sembra essersi fermato a venti o trent’anni fa. Così, ieri sera non mi sono minimamente stupito di trovarmi in coda dietro ad una signora dai capelli azzurrognoli tenuti qui e là da quegli oggetti che credo si chiamino forcine, e ad un ometto che, come primo prodotto sul nastro trasportatore (talmente male in arnese da dover essere spinto a mano, di tanto in tanto) aveva posto una bottiglia di ChinaMartini. Anzi, ho sorriso pensando al pomeriggio di un luglio di sei o sette anni fa, quando entrai con alcuni risoluti compagni d’avventura in un bar di Piazza Duomo a Milano, ordinandone alcuni bicchieri – “bella calda, per cortesia”. Lo sguardo di smarrimento che si dipinse sul volto del giovane barman e il mezzo dito di polvere che ricopriva la bottiglia valsero abbondantemente il sacrificio.
Amariamari
December 10th, 2005 at 20:36
Ho bevuto il ChinaMartini solo una volta, in vita mia. Ma non era affatto male, che io ricordi. Quindi, evviva i bei tempi andati! 😀
December 12th, 2005 at 09:46
L’altra sera un mio amico ci ha commossi chiedendo un Mandarinetto Isolabella.
December 12th, 2005 at 12:42
La bottiglia numero due è da sempre la conseguenza dei mie amori e la causa dei miei pensieri migliori. Per questo, il fegato mi ha detto fanculizzati.
December 12th, 2005 at 12:43
Due bottiglie di ChinaMartini? A parte che è già un miracolo trovarle, come dare torto al suo fegato?
December 12th, 2005 at 15:58
Sappia che a casa mia è presente una bella bottiglia di Caffè Borghetti, l’unico vero liquore al caffè.