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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    31/01/2006

    Molla, ti ho detto che è mia!

    Filed under: — JE6 @ 17:29

    Sul serio, a me piacerebbe essere lì, al sesto piano del palazzo della Magliana, per provare a spiegare agli infantili “simbolici occupanti” che l’Alitalia è tanto loro quanto mia (gli aiuti di Stato, sapete) e che proprio per questo non li considero del tutto innocenti rispetto al disastro della fu compagnia di bandiera.
    Repubblica.it

    Sto diventando – o forse, chissà, lo sono sempre stato – un reazionario, lo so, ma comincio a stancarmi di vivere sul set di Prova d’orchestra.

    It’s in

    Filed under: — JE6 @ 16:09

    Lo so, ne hanno già scritto in tanti. Ma come faccio a non dichiarare la mia incondizionata venerazione per John McEnroe e per lo spot della Seat Altea?
    EmmeBi, Giuda Maccablog, Attentialcane

    Sorta di OT: se non ricordo male, circa venticinque anni fa una università del Massachusetts (o del Connecticut, insomma, uno di quegli staterelli East Coast) diede una laurea in belle arti al sommo Julius “Doctor J” Erving per la bellezza espressa dal suo gioco. Possibile che Mac non abbia ricevuto analoga onorificenza?
    NBA.com

    Un grande partito dietro le spalle

    Filed under: — JE6 @ 12:09

    Dice Romano Prodi: sui temi cardine o si trova una soluzione oppure io non ci sto. Ma non perché sono un eroe. Ma perché non ho padroni e avendo il lusso di non avere un partito dietro di me ho il dovere morale di farlo e il lusso di poterlo fare.
    Ora, o mio lider, sostenere che lei non abbia un partito dietro di sè mi pare un’affermazione fortina. Non ne ha uno suo, vero (e lasciamo stare le malignità sui prodiani trasversali), ma quella decina o quindicina di formazioni politiche che hanno deciso – più o meno a malincuore – di considerarla come loro condottiero verso le magnifiche sorti e progressive, cosa sono se non partiti?
    Repubblica.it

    30/01/2006

    Efficienza

    Filed under: — JE6 @ 15:21

    Un tempo, quando lo splendido quasi-quarantenne che scrive era bambino, giocare significava divertirsi, o, al massimo, distrarsi. Oggi, stando ai manager di Sony Entertainment (gente che, immagino, sull’argomento la sa lunga), giocare significa impiegare efficientemente il tempo, per minimizzare la sensazione di frustrazione derivante dall’apparente mancata ottimizzazione del tempo stesso.
    Suppongo che tra un paio d’anni, per mia figlia giocare significherà lavorare, e allora per me sarà facile dire che si stava meglio quando si stava peggio (e le mezze stagioni, e i treni in orario, insomma ci siamo capiti).
    Repubblica.it

    Tre-su-cento

    Filed under: — JE6 @ 13:53

    Sono uno dei tre-su-cento che, alle Primarie dell’Unione di Milano, ha votato per Davide Corritore. Motivo: non sono riuscito a sentire Ferrante, ma ho sentito Fo e Bossi-Moratti, nonchè il Corritore medesimo. Quest’ultimo mi è parso decisamente il meno peggio, e a lui è andato il mio voto. Adesso, stiamo a vedere.
    Primarie Milano

    Lettere dall’aldilà

    Filed under: — JE6 @ 08:01

    Questa notte – giuro – ho sognato di essere Keith Haring.
    The Keith Haring Show

    29/01/2006

    Nawlins is alive

    Filed under: — JE6 @ 21:20

    Luca è a New Orleans, e la trova bellissima. Mi rincuora molto, perchè me la ricordavo proprio così, è un posto di cui sento una non sottile nostalgia, e temevo che i miei ricordi fossero stati affogati da Katrina. Invece.
    Wittgenstein

    Ho scritto a Luca di andare a visitare il cimitero di N.O.; lui, giustamente, mi ha risposto “quale? ce ne sono parecchi”. Gli ho suggerito il First Cemetery, ma uno qualsiasi va bene, per capire cos’è oggi – dopo tutto ciò che è successo – un cimitero in una città che ha fatto della morte un culto.

    Update: la risposta di Luca un po’ mi consola, un po’ no: “Ti dirò che è in corso un tale culto della rinascita, che ai morti non ci pensa nessuno.”

    28/01/2006

    Willy-addicted

    Filed under: — JE6 @ 17:00

    Sono malato. Gravemente. Durante gli ultimi due mesi lo avevo assunto in modiche dosi, sebbene sempre più cospicue. Oggi ho passato due ore filate ad ascoltare Willy Montini; avessi avuto ottomila euro da buttar via, avrei comprato immediatamente un effaçage di Mimmo Rotella del 1973.
    Artetivu

    27/01/2006

    Mamma, vai a fare il provino

    Filed under: — JE6 @ 11:42

    Ma io dico, non bastava lo scempio del rifacimento di CSI (Las Vegas, s’intende) chiamato RIS? Non bastavano le sitcom farlocche brutte copie di quelle americane (su RaiUno, alle sei di mattina, sta girando la replica di una vecchia cosa fatta da Roberto Citran e Mariella Valentini, dove l’unica cosa buona sono le tette della Valentini medesima)? Che bisogno c’è di mettersi in ballo con le casalinghe disperate all’amatriciana?
    Il Tempo

    La luce della neve e il buio dei forni

    Filed under: — JE6 @ 10:19

    Guardo fuori dalla finestra, e vedo solo neve, fiocchi grandi come fazzoletti, strade bianche, rami flessi.
    Ma oggi è il Giorno della Memoria, e come ogni anno mi torna alla mente il giorno di agosto in cui io e mia moglie siamo entrati nel lager di Dachau, l’aria spessa e asfissiante, il verde degli alberi, il buio dei crematori, la presenza tangibile dei morti e della morte.
    Dachau Concentration Camp Memorial Site