Furibonda tranquillità
Credo che qualunque abitante di una metropoli abbia desiderato, almeno una volta nella sua vita, di trasformarsi nel Michael Douglas di Un giorno di ordinaria follia. Camicia immacolata, nodo della cravatta ben stretto, piega perfetta dei pantaloni. E un mitra in mano, per sfogare l’urlo che Munch faceva tirare fuori alle sue sgraziate figure, e che noi, invece, reprimiamo con bello stile.
Ecco, questa mattina, quando ho dovuto rinunciare a prendere la macchina dopo una vana attesa di quaranta minuti al freddo del gennaio milanese, perchè un cretino di proporzioni bibliche mi aveva irrimediabilmente bloccato parcheggiando la sua macchina appena fuori dal mio box e andandosene poi chissà dove (spero dove l’ho mandato io, ma dubito), indossavo la mise perfetta: un Michael Douglas invernale, un filo più casual. Come al solito, mi mancava il mitra; ma verrà il giorno, oh se verrà.
Il titolo del post è un omaggio a una gentile lettrice. Spero che apprezzi.