< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Deflated
  • Lungo il fronte
  • Dentro la circonvallazione
  • Dito, luna
  • “E non dire di quelli che sono morti sulla via di Allah: ‘Sono morti’. No, sono vivi ma tu non li senti”
  • Ieri
  • “Aspetto”
  • A fianco
  • Ventidue, e sentirli tutti
  • Posta inviata
  • January 2006
    M T W T F S S
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    3031  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    21/01/2006

    Arrivederci e buona giornata

    Filed under: — JE6 @ 16:12

    Buongiorno, vorrei provare quel piumino bianco.
    Certo signora, glielo prendo subito. Ecco, lo provi. [Ommadonna, la vedo male]
    Hmm… senta, non le sembra che mi infagotti un po’ troppo?
    [Certo che ti infagotta, sei alta unoequaranta e le misure canoniche di una donna le hai moltiplicate per tre, sei un fagotto naturale, cosa ti aspetti?] Mah, forse un po’, però tenga conto che il piumino d’oca, con il tempo, perde un po’ d’aria e quindi si snellisce.
    Ah. Beh, magari potrei provare quell’altro, sempre bianco, cosa ne dice?
    E’ un bel modello anche quello, signora, adesso glielo faccio provare [Ancora bianco? Ma perchè vuoi sembrare una foca monaca, eh?]
    Non so, mi pare che mi tiri un po’ sui fianchi, forse ci vorrebbe qualcosa di non trapuntato.
    [No, tesoro, il fatto è che ti dovresti far operare come Maradona per la riduzione dello stomaco, altro che trapuntato] Allora preferisce qualcosa di liscio? Come quel modello nell’angolo, quello nero?
    Eh, nero. Non è che ce l’ha bianco?
    [Maporcaputtana, allora sei de coccio] Sa, signora, è periodo di saldi, non si trova più la gamma completa.
    Vabbeh, me lo faccia provare. Eh, non so, vede come mi fascia? Magari con una taglia in più…
    [Per una taglia in più ho bisogno del tendone del circo Togni, cretina ipovedente] Mi dispiace, signora, le abbiamo esaurite.
    Mi farebbe riprovare il primo modello, ha presente quello bianco?
    Certo, signora [Ma quanto manca alla chiusura? Sei ore. Adesso mi uccido con una gruccia]. Ecco. Guardi, lo tiri un pochino verso il basso con le mani.
    Mi sento un po’… boh, non so, lei cosa ne dice?
    [Dico che la cintura in vita è al punto massimo di tensione, se la rompi te lo faccio pagare a prezzo pieno, questo cazzo di piumino]
    Mi ha sentito, scusi? Come me lo vede qui sulle spalle? Non è che di questo modello ha la taglia superiore?
    Sì, sì, eccola qui. La provi pure.
    Ecco, con questa mi sento più comoda. Come me lo vede addosso?
    [Guarda, Turina dei miei coglioni, sembri un boiler della Vaillant, se proprio lo vuoi sapere] Le cade a pennello, signora, mi creda.
    Ottimo. Bene, magari ritorno la settimana prossima, se il modello è rimasto; sa, in effetti cercavo un cappotto.
    [Sei una maledetta baldracca, la sorella della balena spiaggiata a Londra, ecco cosa sei] A sua disposizione, signora, la aspetto. Arrivederci e buona giornata.

    20/01/2006

    Ce la facciamo da soli

    Filed under: — JE6 @ 16:47

    Livefast la taglia con l’accetta, ma temo che abbia ragione.
    Cloridrato di sviluppina

    L’unione fa l’unione

    Filed under: — JE6 @ 16:10

    Come fai a non eleggere a idolo del fine settimana il signor Francesco, che apre un club privè e dice “l’orgia è un momento di aggregazione“?
    Corriere.it

    The Family Man (reprise)

    Filed under: — JE6 @ 14:11

    Chiariamo una cosa: non ce l’ho con i single, non vedo perchè dovrei. Nemmeno li invidio, non vedo perchè dovrei.
    Non ritengo la loro condizione nè una fortuna, nè una punizione divina. C’è chi ci sta bene, e chi no. Come tra gli sposati. Per quanto mi riguarda, il matrimonio è stata la cosa migliore che mi sia capitata (insieme alla nascita di mia figlia), ma la cosa vale per me, e solo per me. Ripeto, a darmi fastidio è solo la retorica, la celebrazione di uno status fatta solo per riempire pagine o per (auto)consolarsi.

    19/01/2006

    The Family Man

    Filed under: — JE6 @ 16:36

    O perbacco, qui mi crolla il mito della felicità e della spensieratezza del single. Ma tu guarda che sorpresa (sono prevenuto, lo so, ma la retorica celebrativa della singletudine e quella spregiativa del matrimonio mi sono davvero insopportabili).
    Corriere.it

    Identificazioni

    Filed under: — JE6 @ 12:57

    Si incazzerà di più un poliziotto americano a guardare, chessò, The Shield, oppure un carabiniere italiano a guardare, appunto, Carabinieri?

    18/01/2006

    Cattivo maestro

    Filed under: — JE6 @ 23:15

    Il PresDelCons aveva promesso che nei primi cento giorni del suo mandato avrebbe risolto la questione dei suoi conflitti di interessi. Sono passati cinque anni, si direbbe invano.
    Il Governatore della Banca d’Italia ha impiegato meno di due giorni, per mettere a posto le sue faccende. C’è da chiedersi dove sia finito il tipico lassismo italico.
    Repubblica.it

    L’inverno del nostro scontento

    Filed under: — JE6 @ 17:32

    Secondo Repubblica, per rivedere Loredana Lecciso in televisione, dovremo attendere fiduciosi il prossimo inverno.
    Repubblica.it

    Statemi lontano

    Filed under: — JE6 @ 12:42

    Ho ricevuto due telefonate, questa mattina.
    Entrambe per annunciarmi una morte.

    Per definizione

    Filed under: — JE6 @ 11:29

    Diceva Montanelli: speriamo che Berlusconi vinca le elezioni, così gli italiani soffriranno per cinque anni ma almeno, alla fine, si saranno resi conto dell’errore e non lo ripeteranno. Una specie di vaccinazione, insomma: ti inoculi la malattia in quantità non letale, per rendertene successivamente immune.
    Ora, già ai tempi io (ma non credo che fossi l’unico) pensavo che cinque anni di sofferenze e cattivo governo fossero decisamente un po’ troppi. Pensavo anche che quasi cinquant’anni di monocolori democristiani, tri-, quadri- e pentapartiti fossero una dimostrazione abbastanza buona del fatto che molti italiani non si fanno particolari problemi nel vivere, politicamente parlando, con una costante febbriciattola da 37,8°.
    Adesso, dopo cinque anni di febbre (vera, alta), ho l’impressione che poco o nulla sia cambiato, e che il buon vecchio Montanelli – almeno nel caso specifico – avesse purtroppo toppato.
    Così, mi chiedo anche se valga la pena continuare a sottolineare le pochezze dell’attuale governo, le gaffe più o meno clamorose, le esplosioni dell’ego, le leggi ad personam, confidando nel fatto che gli elettori si battano la mano sulla fronte esclamando “mioddio, fatemi votare l’Unione, vi prego”. Credo proprio che questa cosa non serva, almeno sui grandi numeri.
    Certo, si dovrebbe poi essere in grado di proporre qualcosa e qualcuno che rappresenti un’alternativa migliore rispetto a quella attualmente in uso; purtroppo, la sensazione è che il futuro ci prospetti – nel migliore dei casi – cinque anni di febbre a 37,4°. Felicità-ta-ta.
    Repubblica.it