Top of the spot
Oggi, camminando per i monti della Valcuvia, ho parlato per un’oretta con un vecchio amico. Un pubblicitario, un art director che lavora in una agenzia “di primaria importanza”. Abbiamo discusso di tante cose, ricordi, figli, stanchezze, film, progetti. E, come sempre capita, anche un po’ di lavoro. Mi sono reso conto una volta di più che i pubblicitari – quelli bravi, almeno, e lui lo è – ci conoscono molto bene. Mi spingo a dire che ci conoscono persino meglio di noi stessi. Infatti, ho smesso da tempo di giudicare la pubblicità secondo i canoni “mi piace – non mi piace”.