< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Ventidue, e sentirli tutti
  • Posta inviata
  • Per gemmazione
  • In and out
  • Per poter riderci sopra, per continuare a sperare
  • Sfumando
  • Srebrenica, 11 luglio
  • Gabo, e mio papà
  • “Vero?”
  • Madeleine
  • April 2006
    M T W T F S S
     12
    3456789
    10111213141516
    17181920212223
    24252627282930

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    13/04/2006

    Scusi, non ho capito

    Filed under: — JE6 @ 12:50

    D’accordo, il centrosinistra non ha capito il Nord. Poniamo che sia vero*. Ma allora, il centrodestra non ha capito il Centro? E il Sud, è stato capito da qualcuno? Ma quante fesserie di questo genere toccherà sentire, ancora?

    *: Per intenderci: in Lombardia 1 il centrosinistra ha preso il 46,3%, in Lombardia 2 il 38,9%, in Lombardia 3 il 46,2%, in Piemonte 1 il 55,4%, in Piemonte 2 il 44,1%, in Veneto 1 il 38,9%, in Veneto 2 il 42,2%. Non è maggioranza, ma da qui a dire che “non ha capito” ce ne corre. O no?

    9 Responses to “Scusi, non ho capito”

    1. marco Says:

      E le isole ? Vogliamo parlare delle isole ? Oppure se ne dimentica lei quoque ?

    2. Squonk Says:

      Perbacco, ha ragione. E le isole, appunto? Panebianco, santiddio, non ha niente da dire al riguardo?

    3. utenteanonimo Says:

      Scusi, famo a capisse.
      Qui non si parla di piazzare dignitosamente un detersivo dietro il leader di mercato, ma di vendere esattamente un flacone in più del leader di mercato. E diventarlo.
      Ergo, il centrosinistra ha sbagliato packaging, advertising, branding, proding.

    4. Squonk Says:

      Caro utente anonimo, capisco che la faticosa esperienza da lei vissuta durante il week-end l’abbia lasciata nervoso anzicheno, ma che lei mi avalli l’assolutismo del Panebianco dice solo che lei ha bisogno di riposo.
      Sul serio: se almeno quattro elettori su dieci al nord hanno votato per il centrosinistra, si deve pensare che questo sia riuscito a spiegarsi, a farsi capire ed apprezzare da una quota non irrilevante di cittadini di quelle plaghe desolate. Oppure si deve pensare che quei quattro-su-dieci siano dei retrogradi statalisti, più o meno come quei deficienti in Emilia e in Toscana – regioni dove, notoriamente, si vive molto peggio che in Lombardia, Veneto e Piemonte.

    5. dado Says:

      lei ha qualche ragione e i fondi di panebianco sono aria fritta però… c’è un dato secondo me alle politiche non si riesce quasi mai a replicare gli exploit delle amministrative.

      prendiamo bergamo sindaco di centrosinistra (è non è il primo) ma dà una netta vittoria al centrodestra 55,69 % contro 44,31%; non solo ma andando dalla città alla provincia cambia così: ben il 61,8% contro il 38,2%. con una progressione del genere allontanandosi dal centro verso la valle: zogno 62 – 37 | branzi 77 -23 | foppolo 81 – 18 (e li ho guardati sono voti a forza italia più che alla lega)

    6. utenteanonimo Says:

      Chiedo venia, deve essere un rilievo non cògnito.
      Non si tratta di intercettare e/o assecondare una parte rilevante, ma di ascoltare e/o convincere la più parte (e la rilevanza è solo quantitativa). A meno che non venga fuori un teorico della segmentazione – con regolamentare cravattone – che ci dica che comunque meglio quei quattro su dieci dei quattro più due su dieci.
      E in ogni caso, io sono ammirato dalla professionale applicazione di questi dilettanti della comunicazione politica, troppo pavidi e confusi da sostituire lo spettro che si aggira per l’europa (trademarx) con lo scemo che si aggrappa all’idea d’europa

    7. egine Says:

      senti passi per la lombardia e il veneto dove il balletto delle cifre eventualmente
      tassabili ha messo in fuga una discreta quantità di elettori, ma perdere il Piemonte
      dove risiede tuttora uno dei più grossi complessi industriali del paese, e che è
      stato egregiamente ammnistrato dai Chiamparino e dalle Bresso vorrà pure dire
      qualcosa, e per me stà nella cronica lontananza dei vertici nazionali sopratutto
      DS dalle cosidette periferie,cosa di cui ha approffitato largamente l’area prc e ci molto più presenti qui al nord,i ds avevano anche promesso l’apertura di sedi a livello
      nazionale anche a Milano, forse ci sono ma io non le ho mai viste ne sentite e secondo
      me siamo ancora in sezione a sentirci dire “compagni domani arriva il compagno segretario” arriva ma è tardi.

    8. egine Says:

      scusa vorrei segnalarti il post di Caracaterina,
      lo trovi sul blog di effe, che magnifiche persone
      con loro non si perde mai, se l’hai già letto
      cestina il commento.

    9. Antonio Says:

      Bhe ma allora bisogna essere precisi nelle critiche: diciamo piuttosto che il centrosinistra non è riucito a capire Lombardia 2 e Veneto 1 perbacco!
      Comunque c’è un commento di Diamanti su Repubblica di domenica (non ho idea se anche online) proprio sul mito del profondo nord, molto interessante, a partire dal dato che a crescere sono stati più che altro An e UDC: insomma non dimentichiamo che alcune di queste aree sono state in passato tradizionalmente democristiane e dopo l’entusiasmo per il progetto berlusconiano ora ritornano a posizioni più di conservazione.

    Leave a Reply