Non mi risulta di avere amici a-la-Camillo, quindi mi posso arrischiare a scrivere che a) il centrosinistra ha sicuramente vinto le elezioni, poche palle, e b) la grande coalizione sarebbe una porcata controproducente – il tutto senza mettere in crisi rapporti personali più o meno consolidati.
Per quanto riguarda il primo punto rimando ai numeri ufficiali, che mi paiono sufficientemente chiari (per i pigri e i diffidenti, consiglio il meritorio lavoro di raccolta e spiegazione fatto da Luca Sofri).
Quanto al secondo aspetto, se è vero che nella politica italiana tutto è possibile, mi chiedo quali equilibrismi dialettici e non solo riuscirebbero a giustificare ai cittadini lo stare fianco a fianco di Tremonti e Visco, tanto per fare un esempio. E a chi obietta che non si può governare un paese con soli venticinquemila voti di vantaggio, mi piace ricordare che la legge elettorale corrente (la “porcata”, per intenderci) prevede il premio di maggioranza alla Camera proprio per dare maggiore forza alla coalizione che risultasse vincente con un margine risicato (se il margine fosse ampio, del premio di maggioranza non vi sarebbe bisogno) e che in tutti i paesi dove si vota con il maggioritario, in particolare quello a turno unico – e l’Italia è stato di questi, pur con le bizzarrie del Mattarellum, fino a pochi mesi fa – si accetta che si possa governare pur avendo preso meno voti degli avversari, senza che questo faccia gridare al sovvertimento della volontà popolare.
Wittgenstein