< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • October 2006
    M T W T F S S
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    3031  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    09/10/2006

    Gruesse aus Meran – 1. Ci puoi scommettere

    Filed under: — JE6 @ 07:53

    A Milano, abito a cinque minuti di macchina dall’ippodromo. Non ci ho mai messo piede. Qui, sarà che l’albergo si chiama “Eremita” e ci vogliono far fare un po’ di vita sociale, ci danno i biglietti gratuiti per assistere all’ultimo programma di Maia Bassa.
    Così, ci troviamo dentro questo catino, incastrato fra le caserme e le montagne, a guardare gli habituè, i cavalli, la torretta che segna i risultati, l’area dell’insellaggio dove finiamo pur senza una delle sette-otto tessere che definiscono le caste degli operatori ippici. E, ça va sans dire, ci troviamo al banco delle scommesse, dove il sottoscritto punta sul favorito e sul meno considerato dei sette equini che di lì a poco dovranno correre e saltare per tre chilometri e mezzo. C’è bisogno di dire che sono caduti entrambi? No, infatti.

    Leave a Reply