Gruesse aus Meran – 2. Fratelli per un anno
Il 25 ottobre del 1990, ultima notte della mia permanenza a Merano nelle accoglienti stanze del Terzo Gruppo Squadroni Savoia Cavalleria, ho sganciato il lucchetto che chiudeva il mio armadietto, ormai svuotato di ogni (scarso) avere. Come tutti, ho camminato fino al ponte che attraversa il Passirio in corrispondenza del teatro, e come tutti – insieme a tutti – i miei commilitoni ho richiuso il lucchetto sulla ringhiera di ferro battuto, ho detto “è finita” e sono andato a bere. La parentesi in grigioverde si era chiusa, non senza le dovute nostalgie.
Sono tornato al “Ponte dei lucchetti”, e ho visto che l’usanza non si è persa. Una decina di metri della passeggiata sul Passirio sono disseminati di centinaia di lucchetti, e di targhe che riportano i nomi dei ragazzi che hanno passato un anno della loro vita da queste parti. Su una, in fondo a tutto si trova una scritta: “Fratelli per un anno, amici per la vita”. Non è vero – e lo sapevano anche loro quando hanno commissionato la targa – ma è bello, è tanto bello crederlo.