Quella cosa (in 1958 caratteri, spazi inclusi)
Io, il Dottor Brodo lo credevo un amico. E invece, lui mi piazza il compitino – spiega che cos’è un blog in 2000 battute (che io poi vorrei sapere come vengono decisi questi criteri, ma è un altro discorso).
Ora, Dottore, cosa vuole che le dica: il blog è quella cosa che in altri tempi, e probabilmente sotto l’effetto di sostanze allucinogene (tre-quattro weissbier, per intenderci), definii pomposamente il Viagra dell’attenzione – una roba che quando sei in giro ti fa guardare intorno per scovare qualcosa che gli altri non hanno visto, o per vederla in modo diverso.
Il blog è quella cosa che tre, quattro anni fa ci faceva incontrare e all’atto delle presentazioni era tutto un bofonchiare perchè va bene tutto, la Big Conversation, il Social Web, e la fuffa e la rava e la fava, però degli splendidi trentacinquenni che si salutano dicendo “Ciao, sono Squonk”, “Ah, sì! Piacere, io sono Brodo”, ecco, ci siamo capiti, la cosa si commenta da sola.
Il blog è quella cosa che Andy Warhol, buonanima, se fosse vivo oggi direbbe “visto che avevo ragione su quella storia del quarto d’ora di celebrità?”
Il blog è quella cosa che ci fa sembrare tutti più belli, e di un bel po’.
Il blog è quella cosa che ci fa ricordare che le parole contano, e vanno usate con cura e attenzione – e infatti i bravi blogger mica usano le stramaledette faccine che quelli fighi chiamano emoticons.
Il blog è quella cosa che a gente come me e lei, Dottore, permette di incontrare – a volte virtualmente, a volte no: ma non carnalmente, almeno a quanto mi risulta – delle blogger giovini e piacenti e anche delle prezzolate agevolatrici del piacere.
Il blog è quella cosa che a qualcuno ha fatto trovare lavoro, a qualcun altro ha fatto trovare moglie: non a noi due, ancora una volta, ma anche di questo ci faremo una ragione.
Il blog è quella cosa che paese che vai blogger che trovi, così si riesce sempre a sfangare una birra o un piatto di amatriciana.
Il blog è quella cosa che mia moglie mi guarda sempre con aria di compatimento, e magari ha anche qualche ragione.
Il blog è quella cosa che io non so spiegare meglio di così [1], ma forse i signori [mini]marketing, Lester, Libero Gilera, Vic e FFDES sì, e allora passo la palla.
Brodo Primordiale, [mini]marketing, American Beauty, Attentialcane, Giovani Tromboni, Farfintadiesseresani
[1] Poi, sì, le relazioni, il 2.0, la Storia fatta dalle storie. Ma tanto sapete già tutto.