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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    28/02/2007

    E’ tutto un magna magna

    Filed under: — JE6 @ 16:03

    Le “dirette” di Repubblica sono sempre imperdibili: a sapere che “i servizi di ristorazione di palazzo Madama funzionano a pieno regime. Alla buvette è ressa grande, con un incremento delle forniture di cibarie e bevande pari a circa il 30%” io, sul serio, mi sento meglio – il contributo al PIL e cose così, sapete.
    Repubblica.it

    L’intruso

    Filed under: — JE6 @ 09:10

    La compagnia di giro dei politici che vanno in televisione è talmente consolidata che ieri sera, chez Ferrara, Ciriaco De Mita sembrava il nuovo che avanza (o che ritorna).

    27/02/2007

    Tutto chiaro

    Filed under: — JE6 @ 15:54

    Giuseppe Genna, su Everyman di Philip Roth:

    Si appalesa il limite intrinseco di Roth: egli non è uno scrittore vitalista, egli è uno scrittore materialista. Non c’è una volta che vada radicalmente a domandarsi cosa ci faccia qui, con questa “macchina del corpo”. Non c’è nemmeno l’eroismo prometeico di chi, di fronte al nulla, si chieda qualcosa a proposito del nulla. In questo, Roth è uno scrittore del secolo scorso: plausibilmente antimetafisico, tenendo presente però che il materialismo radicale è pura metafisica.
    (…)
    Con Everyman, Roth costruisce la specola più veritativa attraverso cui guardare la sua precedente produzione: nessuna destinalità, le coincidenze fanno tutto
    (…)
    Delle due, una: o è un romanzo veritativo sul sé che l’umano occidentale è divenuto (un sé non autointerrogativo se non sul piano psicofisiologico); o è un romanzo inutile molto bene scritto.
    Carmillaonline (via Lipperatura), Internetbookshop

    X-1

    Filed under: — JE6 @ 11:46

    Qualche mese fa, la maestra-in-capo della classe di mia figlia chiese ai bambini se volevano che la classe stessa continuasse a chiamarsi “Delfini” oppure se volevano cambiarle nome: vi fu chi propose il nome di un felino, chi quello di un volatile, chi chiese di mantenere il nome e chi di battezzarlo come un mostro da cartone animato giapponese. Alla fine, la maggioranza fece una scelta di continuità: “Delfini” erano, e “Delfini” sarebbero rimasti. Il tutto venne verbalizzato su un registro chiamato “Diario di bordo”, e i seienni passarono ad altro, senza sbattere i piedini per terra o uscire di corsa dalla classe per lacrimare tra le braccia dei genitori.
    Ora, passando da aula ad Aula, non trovate fantastico come – nonostante le 281 pagine di programma e/o il dodecalogo della legge, entrambi acclamati come la prova provata della fratellanza e della comunione politica -, data la fiducia X vi siano un sacco di saggi e ragionevoli adulti pronti a votare una fiducia X-1 (cioè: la fiducia su tutto ma non sulle pensioni, la fiducia su tutto ma non sui DiCo, la fiducia su tutto ma non sull’Afghanistan) e quindi altrettanto pronti a uscire di classe sbattendo i piedoni per terra e gridando “Io con voi non gioco più”?
    Corriere.it

    26/02/2007

    Io ho sempre odiato Road Runner

    Filed under: — JE6 @ 12:32

    Il titolare, qui, per molti motivi (apprezzamento per i contenuti, fascino per le riserve indiane, riconoscenza verso l’altro tenutario per aver ospitato qualche suo pezzullo dai campetti dell’Europa, e – last but not least – amicizia per il tenutario medesimo) si augura fortemente – molto fortemente – che la sorte di QuasiRete sia, nel peggiore dei casi, quella di Wile E. Coyote: arrivare sull’orlo del baratro, continuare incoscientemente, cadere, e rialzarsi scrollandosi la polvere dalle spalle; il tutto, senza un solo livido.
    QuasiRete

    Tutto si trasforma

    Filed under: — JE6 @ 10:54

    Più seriamente: ma se il governo che si presenta a chiedere la fiducia è esattamente lo stesso che quella fiducia l’ha ricevuta nove mesi fa, perchè non lo fa ancora sulla base delle famose 281 pagine di programma? Cos’è cambiato, nel frattempo?

    Volare basso

    Filed under: — JE6 @ 10:45

    Secondo me Prodi ha scritto il dodecalogo perchè la stesura di dieci punti avrebbe creato un effetto “tavole delle legge” oltremodo imbarazzante.

    24/02/2007

    Slancio rinnovato

    Filed under: — JE6 @ 11:59

    Immagino che lo slancio rinnovato di cui parla Romano Prodi consista nel legare – nel modo più forte e stretto possibile – i cavalli riottosi alla staccionata che sta fuori dal saloon. Insomma, si proverà a restare fermi di slancio.
    Repubblica.it

    23/02/2007

    In mano a

    Filed under: — JE6 @ 13:25

    Per quanto mi terrorizzi l’idea (io sono stra-sicuro che Berlusconi o chi per lui rivincerebbe a mani basse), la cosa più dignitosa da fare mi pare quella di andare a votare nuovamente. Lasciando le anime belle al loro destino. E questo straccio di centrosinistra, diamolo in mano a

    22/02/2007

    (Intermezzo)

    Filed under: — JE6 @ 11:30

    Ridendo e scherzando, tra crisi di governo e quattordici aerei in quindici giorni, qui ci si è dimenticati del fatto che in occasione della simpatica festa di San Valentino cadeva la ricorrenza del quarto anniversario di occupazione di banda da parte di questo blog.