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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    25/04/2007

    Greetings from Madrid ‘07 – 7. Strolling

    Filed under: — JE6 @ 21:35

    C’è questo verbo inglese, to stroll, che non c’entra nulla con Oltremanica, ma che è perfetto per Madrid. Letteralmente significa “andare a zonzo, girovagare”. Che rende il senso, ma fino a un certo punto. Delle molte città che ho visto, in questi anni, non ce n’è una (con la sola eccezione – forse – di Barcellona: e il fatto che si tratti di un’altra città spagnola qualcosa vorrà pur dire) nella quale si riesca a provare lo stesso gusto di camminare senza una meta, senza volere e dovere andare da qualche parte, con il solo gusto di essere per strada e in mezzo alla gente. Qui, semplicemente, perdersi, o deragliare, è un piacere, perchè ci si trova davanti a cervezerias improbabili popolate da vecchi gagà e anziane vestite a lutto, a negozi che vendono frutos secos che incassano in un anno quanto El Corte Inglès registra in dieci minuti, a punk solitari e latinas dal fisico da pornostar; e perdendosi un’altra volta si ritorna nelle zone più tradizionali, dove in una sera piovosa e fresca ci sono migliaia di indigeni di ogni età occupati a fare la cosa più sensata – strolling, nient’altro.

    Greetings from Madrid ‘07 – 6. Cosa fare a Madrid quando sei sazio

    Filed under: — JE6 @ 18:29

    Ho finito di pranzare alle quattro-meno-un-quarto. Non mi resta che entrare in una cervezeria e bere per aprire un po’ lo stomaco, chè di aspettare mezzanotte per avere nuovamente fame non ho tanta voglia.
    [Infatti, ho aspettato solo cinque ore: e sono stato sconfitto dalla trippa alla madrilena]

    Greetings from Madrid ‘07 – 5. Almodovariana

    Filed under: — JE6 @ 16:28

    Pare che in Spagna vi sia un atto di violenza da parte di un paziente insoddisfatto nei confronti del suo medico curante ogni sei giorni.