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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    05/06/2007

    Airbag

    Filed under: — JE6 @ 13:50

    Non chiedo comprensione alle lettrici, ma ai lettori sì: c’è questa strada, che faccio tutti i giorni (tutti quelli che sono in ufficio) per tornare a casa, costellata da simpatiche meretrici slave (le nigeriane stanno nella zona del carcere [1]), che ad un certo punto mostra agli occhi del guidatore tre gran manifesti 6×3, uno a fianco dell’altro, in una sequenza micidiale e pericolosissima per la sicurezza stradale: Chiabotto, Arcuri, Gregoraci [2]. Tutte e tre in bikini, tutte e tre che sembrano voler dire alle peripatetiche “sciò, sgombrare, che questa è zona nostra”. Poi fanno le campagne di pubblicità progresso, non guidare se hai bevuto e amenità simili.
    [1] Se vi state chiedendo dove diavolo lavoro, sappiate che la zona industriale di Arese è a due passi dal carcere di Bollate, e quella è per me la strada più veloce per tornare a casa.
    [2] Per riconoscere i volti ho dovuto rallentare fin quasi a fermarmi, chè ovviamente d’acchito si nota tutt’altro.

    CoA – Effetti collaterali 2

    Filed under: — JE6 @ 12:22

    Per dire lo straniamento – in fondo, sono proprio un abitudinario – è da tre giorni che mi gira per la testa la frase “questa casa è un albergo”.

    Del perduto commento

    Filed under: — JE6 @ 06:34

    O amico commentatore, io continuo a volerti bene: sappilo. Ma può capitare che il tuo prezioso contributo finisca insieme ai 500 e passa irrinunciabili consigli per l’allungamento del birillo (per tacer delle diciottenni orinanti), e ne subisca quindi la medesima sorte. Ritenta, sarai più fortunato (davvero, credimi).