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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    31/10/2007

    Wagon Ranch

    Filed under: — JE6 @ 17:52

    Vicino alla fermata di Parco Leonardo, verso Fiumicino, il treno rallenta; così si vedono due grandi condomini, un cavalcavia, la rete di recinzione di una invisibile area militare. E due vagoni ferroviari, nel bel mezzo di un campo, incongrui come i cavoli a merenda o come Ferrero e Padoa Schioppa. Sembra il Cadillac Ranch, però meno colorato e un po’ più triste – ma magari è solo una giornata uggiosa.

    Non ci si può più fidare di nessuno

    Filed under: — JE6 @ 17:24

    La linea A della metropolitana di Roma ha i vagoni nuovi, belli, larghi, puliti e con gli avvisi acustici per fermata e lato di discesa (solo in italiano, però).
    Ieri e oggi ha piovuto, eppure non ho trovato traffico.
    Insomma, dove sta il trucco? E’ merito del PD che distoglie Veltroni dai suoi doveri di sindaco?

    Un sobrio invito

    Filed under: — JE6 @ 10:01

    Pur sforzandomi, non credo di conoscere uomini accoppiati a donne che siano in grado di entrare in un mobilificio, guardarsi intorno e dire “Va bene, prendo quel salotto e quella cucina” senza il consenso della donna medesima. Così ieri mi chiedevo a chi si rivolge la pubblicità della Euroarredamenti di Pomezia (una bella ragazzona discinta e il claim “Entra… e fattela”) – senza, ovviamente, riuscire a darmi una risposta.

    30/10/2007

    Brummelismi

    Filed under: — JE6 @ 18:18

    Sono ragionevolmente convinto che l’ultimo avvistamento di un umano in giacca e cravatta in quel della stazione di Santa Palomba risalga al 1952, anno più anno meno. Dubito che mostrerò l’ultimo numero dell’Economist.

    Fuori tempo massimo

    Filed under: — JE6 @ 09:34

    Fatte le debite proporzioni, a me la Juliette Binoche che definisce la sua scelta di spogliarsi per Playboy “un gesto militante e coraggioso” suona un po’ come una Nadia Desdemona Lioce.
    Corriere.it, Wikipedia

    29/10/2007

    Si sta male quando si sta male

    Filed under: — JE6 @ 12:07

    Mi interessa poco stabilire se si stava meglio quando si stava peggio o se si stava peggio quando si stava peggio, perchè mi sono sempre poco appassionato ai dibattiti sull’uovo e la gallina. I situazioni e persino i personaggi si possono riproporre a distanza di anni, in contesti a volte apparentemente e a volte davvero simili, ma mettersi a disquisire se dobbiamo avere nostalgia di De Mita o se possiamo essere soddisfatti di Parisi mi pare davvero ozioso. La pura realtà è che si sta male quando si sta male, e – non so come la vedete voi – a me pare che oggi non stiamo tanto bene.
    Farfintadiesseresanti, Wittgenstein

    Ansie

    Filed under: — JE6 @ 11:26

    Io, di solito, mi fido degli psicoterapeuti come mi fido di avvocati e notai, e non parliamo poi delle parole degli psicoterapeuti riportate da giornalisti che – comprensibilmente – di psicoterapia ne sanno come io so di fisica nucleare. Ma poniamo che per una volta si possa dar credito a questa accoppiata letale: c’è qualcuno che riesce a spiegarmi come, di fronte all’Isola dei famosi et similia, si può provare la sensazione di ansia? Dico, potrei capire fastidio per il numero di decibel superiore a quello di una pista di decollo di Heathrow, potrei capire imbarazzo per le invereconde fesserie dette-fatte-pensate-scritte da protagonisti e autori. Ma: ansia? Per cosa, santodio, per il televoto? Se è davvero così, allora l’Armageddon non è incipiente, è proprio già arrivato.

    27/10/2007

    Enlarge my penis

    Filed under: — JE6 @ 15:04

    Ho controllato le cravatte acquistate negli ultimi dieci anni. Tutte di larghezza compresa tra 9 e 9,5 centimetri. Secondo Paolo Crepet, l’ho fatto perchè madre natura è stata tirchia, nei miei confronti.
    Corriere.it

    Chi si accontenta gode

    Filed under: — JE6 @ 12:12

    Sarà l’età, ma arrivano momenti nei quali il sentirsi dire, dopo le consuete presentazioni a base di nick e mioddio-ma-sei-tu, “ti facevo molto più grosso e grasso” diventa una non piccola soddisfazione.

    26/10/2007

    Non ho capito

    Filed under: — JE6 @ 14:25

    Ieri, nel delirio sinusoidale dei limiti di velocità tra Basilea e Chiasso, mi è parso di capire che la Radio e Televisiun Rumantscha sta per lanciare un nuovo palinsesto basato sull’uso del Rumantsch Grischun, che però non piace ai romanci veri-duri-e-puri perchè è una specie di esperanto ancor più incomprensibile dei cinque originali di cui dovrebbe essere una specie di media aritmetica (diciamo la verità: gli svizzeri, se non ci fossero bisognerebbe inventarli).