Greetings from Ljubljana – 5. Come in un film
Ancora a proposito di suoni. Passo in Stiska Ulica, una viuzza della città vecchia. Sento ancora i suoni degli archi, sembrano provenire non da una stanza in particolare ma dalla casa intera – il che, nel buio serale, fa sembrare il tutto come una scena presa di peso da un film di Dario Argento. Il cartello che sta a fianco del portone di ingresso parla di Akademija zsa glasbo, e quindi ne so quanto prima; giro l’angolo perchè sento dei suoni più vicini, e noto con un minimo di stupore che hanno tirato le tende della stanza dove qualcuno sta provando un pezzo, ma non quelle dei bagni che anch’essi danno sulla via, come a dire “non mi interessa se mi vedi con le mutande abbassate, ma non mi disturbare mentre suono”.
November 27th, 2007 at 09:20
Stiska Ulica è un nome potente, Stiska Ulicazzi lo sarebbe stato ancor di più, ma accontentiamoci.
November 27th, 2007 at 10:08
“presa di peso” mi piace troppo…
November 27th, 2007 at 11:15
Vic, lei mi si sta incialtronendo.
November 27th, 2007 at 11:20
Mi sa che il pensiero non è che gli altri vedano, ma che noi si veda gli altri. E ci si sconcentri.
Brutta gente, i musicanti.
November 27th, 2007 at 23:37
Può essere una filosofia interessante! 😀
November 28th, 2007 at 14:08
Ciao, ho parlato di questi tuoi post qui (non so se il trackback ha funzionato):
http://www.lubiana.org/2007/11/28/internet/flash-impressioni-lubianesi/
😉