Come una pace dei sensi – Reprise
Per capirsi: qui non si pensa che sono tutti uguali, non si è ancora arrivati a quel punto (non manca molto, ma questo è un altro discorso). E’ che ci si comincia a sentire corresponsabili dello spettacolo indecoroso e deludente che ci passa ogni giorno davanti agli occhi, e si inizia a vagheggiare di un giorno in cui non un solo italiano si presenta alle urne, e Fede e Vespa e Mentana e Floris son lì a chiedere a Mannheimer e Pagnoncelli “ma allora, gli exit poll, le percentuali, chi è in testa?” e loro smarriti a rispondere “mah, sono tutti a zero”, e allora chissà cosa succederebbe – però di dare un altro aiuto a Mastella e a Giordano, a Pecoraro Scanio e a Dini, a Binetti e a Boselli qui ci non ce la si sente più, perchè non si sa se è più inutile o dannoso ma di sicuro non è una cosa buona.
January 24th, 2008 at 16:26
purtroppo concordo, su tutta la linea. la tristezza, quella vera, è che io voto da appena dieci anni. se ci penso mi vengono i brividi…