Greetings from Portoroz – 1. Prezzi
E’ la terza volta in sei mesi che vengo in Slovenia, e mi sono fatto persuaso che da queste parti il sole lo vedono – forse – solo nei cataloghi delle agenzie di viaggio. Ma, nonostante la pioggia torrenziale – e l’aggettivo non è usato a caso – per la terza volta in sei mesi rimango affascinato da questo paese, dalla sua natura, dalla sua estranea somiglianza con la cosiddetta Europa occidentale, che sta a due passi ma che per decenni è rimasta irragiungibile.
Arrivo a Portoroz passando per Koper, la Capodistria che ho sentito nominare mille volte fin da quando, agli albori dei miei ricordi televisivi, sugli schermi di un piccolo televisore portatile posizionato nella cucina di casa passavano le nebulose immagini di Telecapodistria – appunto. Guardo i cartelli stradali, tutti bilingue come se fossimo in provincia di Bolzano, entro in questo magnifico albergo a picco sul mare e tutti mi parlano in italiano – e penso a quanto siamo stupidi, alle guerre fatte per annettere territori e persone che hanno un’altra storia e un’altra anima, penso a quanto male ci siamo fatti e continuiamo a farci, per poi trovarci – trenta o cinquanta anni dopo – a tornare sui nostri passi perchè in fondo basta una carta di credito, paghi il conto e chissenefrega di dove sei nato e di dove vivi.
May 19th, 2008 at 10:03
Sìsì, hai ragione. Siamo stupidi e per fortuna oggi sono saltati i confini. Purtuttavvia, potresti anche chiamarla Porto Rose, e se è vero che sono stati “italianizzati” decine di migliaia di sloveni e altoatesini, dall’altra parte sono stati costretti all’esodo dai 350 ai 400 mila italiani, tralasciando quelli scaraventati nelle foibe.
May 19th, 2008 at 12:28
guardi che Portorose – anche se a uno di Milano l’esotico “Portoroz” può far filtro – è stata irraggiungibile più o meno come Lugano. dal nord est ci sono andati per anni signori ormai ultrasettantenni, che al ritorno lasciavano intendere di aver avuto esperienze molto peccaminose.
May 20th, 2008 at 09:58
eh si caro sir, da qui ci si va da anni e anni, anche se era piu’ squallido – in generale – di porto corsini, ora notevolmente rivalutato dal place placement della prima puntata di quo vadis baby 🙂
ciao
gluca