Impunemente
Questo giochino di darsi del Lei noi vecchi blogger della Scuola Milanese ce lo portiamo dietro da anni, piccolo segno – goliardico ma non troppo [1] – di appartenenza, nonchè manifestazione di autoironia un po’ cialtrona; e poi, in fondo, il blog è anche rappresentazione pubblica di un personaggio oltre che di una persona: e non vorrete che uno che si porta dietro l’appellativo di Sir [2] non cerchi di mantenersi sempre all’altezza del suo titolo, spero.
Detto questo, ammetto di provare un minimo di imbarazzo nel ricevere una mail (e, giuro: non è la prima) che ha come attacco “Buongiorno, mi presento: sono XXX, una affezionata lettrice del tuo blog! Ti chiedo scusa per il fatto di darti impunemente del tu…” – perchè sa, cara affezionata lettrice, non vorrei che lei si fosse fatta un’idea sbagliata del sottoscritto: stia serena e si metta pure sul riposo. E ora, dica pure.
[Mi viene in mente una telefonata di qualche mese fa, io in un gift shop di Vaduz e la persona all’altro capo del filo che cammina sotto la pioggia in quel di Genova – dieci minuti di equilibrismi per non usare nè il lei nè il tu nè il voi: “Buongiorno, come stiamo?”, “Bene, grazie, e cosa si dice lì all’estero”]
[1] Per altri molto stucchevole, lo so. Ma non si può piacere a tutti, eh.
[2] Peraltro, diversi mesi fa l’attraente bloggeuse che mi fece l’onore di chiedermi di farle da cavaliere per la GGD mi rivelò che il marito, appreso il mio nick, roteò sconsolato gli occhi dicendole qualcosa del tipo “Ah, esci con uno che ha come nome il suono di una padella” – e come dargli torto.
June 27th, 2008 at 10:13
Caspita! Mi scuso se in mail LE/Vi ho dato del tu!
Per la padellata, l’onotomatopeismo è perfetto, basti pensare a una nota pubblicità, dove un orso prende a padellate i pesci nel fiume.
June 28th, 2008 at 22:53
Calcoli Sir che in questa casa lei è conosciuto come “Padella”. 😉
June 29th, 2008 at 00:20
E mi figuro anche che la signora in questione nella stessa mail abbia impunemente usato le faccine (perché ci sono persone che lo fanno, sa?), magari senza rendersene conto…