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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    08/07/2008

    Dopo, non prima

    Filed under: — JE6 @ 21:12

    Ogni tanto succede che questi giocattoli che abbiamo in mano – blog e Twitter e chat e tutte le altre pinzillacchere che quelli cool chiamano 2.0 – ci sfuggono di mano. Succede che non ci ricordiamo che si tratta di giocattoli, certo, e che in quanto tali possono far male, come una pallonata nello stomaco: sono pubblici, le parole che diciamo vengono lette non solo dalla persona alla quale sono indirizzate ma da dieci, cento o mille altre ancora; le battute che facciamo escono dal nostro microcosmo ed entrano in molti altri, con tutto quel che ne consegue. Avrete capito che l’infelice battutista è il titolare qui – uno non esattamente celebre per il suo humour, diciamo; e che il titolare qui si è reso conto, pochi attimi dopo aver schiacciato il famigerato tasto “Publish” (dopo: non prima; la differenza tra un deficiente e un saggio) di aver scritto – in buona fede, senza malizia: ma conta? – una scemenza che avrebbe ferito una persona. Il titolare qui ha chiesto scusa, per quel che vale, e qui le rinnova nel caso che quella persona passasse da queste parti; ma si ritrova a pensare se cinque anni e mezzo di blog et similia davvero gli hanno insegnato tanto poco da fargli dare uno schiaffo noncurante ad una persona (chiunque questa sia) pensando che quello sarebbe stato preso con il sorriso sulle labbra, alla stregua di un buffetto amichevole. Non si impara mai abbastanza, nemmeno dai propri errori: che soddisfazione, eh?

    Orgoglio e pregiudizio

    Filed under: — JE6 @ 12:14

    Noi italiani siamo bravissimi a parlar male di noi stessi: e il problema vero è che molto spesso lo facciamo a ragion veduta. Oddio, a essere più precisi il problema vero è che facciamo troppo poco per eliminare queste ragioni, il che ci rende doppiamente colpevoli. Però naturalmente ci infastidisce non poco farci criticare dagli altri – ma come vi permettete, voi che avete tirato il napalm, voi che avete sterminato gli ebrei, voi che guidate ancora a sinistra. Il mondo è un gran teatrino, a ben vedere.
    La Stampa