L’inferno è lastricato di fiocchi di neve
C’è un momento nel quale ti fermi a guardare i fiocchi bianchi che scendono dall’alto, sono le due di notte e c’è tutto questo sfavillio tranquillo della neve e della luce dei lampioni e delle residue luminarie natalizie, c’è silenzio perché i suoni si attutiscono, e sembra tutto umano e vivibile. Poi ritorni in te stesso, e sai che tra poche ore, quando le catene da neve che hai montato ieri sera ti permetteranno di scalare la rampa e ti faranno entrare nel toboga di rotonde ghiacciate, marciapiedi impraticabili e cavalcavia sdrucciolevoli, ecco, tra poche ore sarà l’inferno, bianco e freddo come negli incubi peggiori.