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Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    09/04/2009

    Consunto

    Filed under: — JE6 @ 14:45

    “Quindi mando un sms regalo un euro e ho finito? Eh no, se non vado sono un codardo, se vado mi dicono di non impicciarmi e di farmi inquadrare in una Organizzazione, se seguo lo strazio dei recuperi di persone e cadaveri sono un voyeur della sofferenza se non lo seguo sono un cinico.”
    Come fai sbagli, mio piccolo Ingranaggio. E sai una cosa, ti vedo ogni giorno più consunto.

    YAUB

    A futura memoria (o del “sarebbe meglio andarci più cauti”)

    Filed under: — JE6 @ 12:11

    “Un uomo non lascia la carriera, la politica, il potere per la famiglia. Non è possibile. Ci dev’essere dell’altro. È una scusa. Saranno i sondaggi. Sarà il partito che lo boicotta. Sarà la paura di perdere. Invece no. È Edoardo. Non ci credete? Poveri voi. Poveracci, proprio. Non avete capito niente della vita.
    Concita De Gregorio, con ammirevole senso della misura, riferendosi a Sergio Cofferati.
    partitodemocratico.it

    Il profumo

    Filed under: — JE6 @ 08:04

    Dicono che le donne hanno un olfatto molto più sviluppato rispetto a noi uomini. Sarà. Di certo ieri sera, tornando a casa, ho avvertito benissimo – a sei piani di distanza – il profumo del mezzo toscano che il signore che abita sotto di me è uso fumare. E per pochi secondi sono ritornato a quando avevo otto anni, e passavo le mie estati in Sardegna, nella casa dei miei nonni materni, e con loro parlavo quella lingua splendida che oggi sono solo in grado di capire. La prima azione di mio nonno, subito dopo il risveglio, era accendere il suo mezzo toscano. Lo prendeva in mano, sfregava il cerino, tirava le quattro-cinque boccate di ordinanza; poi faceva una cosa che mi ha affascinato per tutti gli anni che ho avuto la fortuna (della quale mi sono reso conto solo troppo tempo dopo) di stargli vicino: riprendeva il sigaro in mano, e si infilava la parte accesa in bocca, e lo fumava così, al contrario. Aveva una specie di callo sulla lingua, mio nonno, frutto di decenni di esercizio di una pratica appresa – così raccontava – in tempo di guerra, quando volevi fumare di notte ma dovevi evitare che nel buio si potesse vedere il rossore della brace. Mio nonno era di poche parole, e ancor meno ne diceva perchè dal suo mezzo toscano si staccava solo per mangiare. Ieri sera quel profumo mi ha ricordato che nonno Antonio – e con lui nonna Marianna, e nonno Salvatore, e nonna Enrichetta – mi manca, e che sono diciassette anni che non metto piede in Sardegna, anche solo per andare nel microscopico cimitero di collina dal quale si vede il castello di Burgos, e che mi dovrei decidere a far conoscere a mia figlia un pezzetto di quel mondo antico, misterioso e magnifico dal quale, in qualche modo, anche lei viene.

    99 channels and nothin’ on (o quasi)

    Filed under: — JE6 @ 06:38

    In una notte di poco sonno e molto zapping, passo da un monologo di Pietro Nenni su RED ad una televendita di ami da pesca su Mare Tv a un comizio della Fondazione Italiani nel Mondo sul canale omonimo a una lezione sul gres di Ceramicanda (canale 850 di Sky, per gli increduli). Poi, tu guarda la sorte beffarda, finisco per addormentarmi davanti a quella bomba del sesso che è Tina Fey.