Greetings from London ’09 – Leave the kids alone
Sloane Avenue, verso l’una del pomeriggio. Me li vedo venire incontro a gruppi, i ragazzi in completo nero – giacca, maglione, pantaloni, scarpe, spicca solo la camicia bianca lasciata fuori dai pantaloni come per restare più liberi – le ragazze in maglione a V nero, camicia bianca, gonna grigia sopra il ginocchio, calze e scarpe nere. Avranno quindici anni al massimo, i maschi stanno con i maschi e le femmine con le femmine, c’è solo una coppia mista che si ferma per baciarsi in mezzo al marciapiede e i passanti li schivano con un’espressione di invidia. A guardarli sembrano un incrocio tra i ragazzi de L’attimo fuggente e i bambini di Another Brick In The Wall, però più allegri, come se la divisa non desse loro fastidio, come se potessero mandare a quel paese i professori senza temere la punizione divina o quella corporale di genitori incarogniti. Fa fresco, piove, e a loro non gliene importa nulla.