[Si parla di blog, ripassate in un altro momento]
Io voglio bene al mio template. Gli voglio bene perché stiamo insieme da tanto tempo, sono ormai sei anni, e non mi ha ancora stufato. Gli voglio bene perché me lo hanno regalato. Gli voglio bene perché ritrae la Poetry Room della City Lights di San Francisco, che è uno di quei posti che uno si sente fortunato ad esserci stato. Gli voglio bene perché “look and feel” non è soltanto un’espressione di noi-che-abbiamo-fatto-marketing-e-comunicazione. Il mio template è come quei jeans scoloriti, ai quali si è così affezionati da non riuscire nemmeno a immaginare di poterne fare a meno. Nel tempo si era un po’ ammaccato, si era persa un’immagine, e un banner, e il blogroll non si poteva più aggiornare, e i lettori – diventando anziani – si lamentavano per i caratteri troppo piccoli, cose così. Adesso, con qualche cerotto e una mano di vernice, si è rimesso in forma: fuori moda, come il blog; ed è anche per quello che gli voglio bene, e che lo tengo stretto.
[Il tutto per dire che quest’omino qui ha buttato via un po’ di sue ore di sonno per metterci sopra le mani, e lo ha fatto non so bene per quale motivo, perchè ci siamo incontrati una volta sola e per pochi minuti, e me lo ha fatto come regalo, e questo post è un modo per dirgli grazie – come lo dico a tutti coloro che in questi sei anni e passa hanno regalato del tempo alla mia incompetenza tecnica, Luca, Andrea, Max, Aurora; e Giorgio, appunto]