“Sto bene così”
La ragazza è sdraiata sul grande cuscino colorato, con le mani raccolte a coppa sotto la testa. Guarda le luci dei neon, là sopra, ascolta la pioggia che batte sul tetto. Chiude gli occhi, sente i rumori delle persone che le passano intorno, chi ride, chi chiede una sigaretta, chi chiama qualcuno, chi gioca al biliardino nell’angolo più lontano. Poco dopo arriva un ragazzo, che si inginocchia e le tocca piano una caviglia per svegliarla dal suo torpore apparente; lei apre gli occhi, lui le sorride e le chiede se vuole qualcosa da bere. Lei gira la testa, incontra gli occhi dell’amica – anche lei sdraiata su un grande cuscino colorato – si volta verso il ragazzo, ricambia il sorriso e risponde no amore, grazie, magari dopo, adesso sto bene così, sì, sto bene così.