Greetings from San Francisco – Crissy Field
Ci son dei posti dove vuoi tornare, anche se li hai già visti, anche se potresti fare altro, anche se potresti prendere un autobus e sfilargli via veloce buttandogli giusto un’occhiata appena nostalgica. Crissy Field, ad esempio. Che devi scarpinare per chilometri, prima di arrivarci, ma poi. Perché a Crissy Field c’è la sabbia fine. Perchè a Crissy Field ci sono gli stagni con gli uccelli che se sentono rumore scappano via e tornano col silenzio delle risate dei bambini che chiedono ai genitori di non correre troppo con quella bicicletta. Perché a Crissy Field ci sono i cani che si buttano in acqua senza dare fastidio a nessuno, e tu li guardi e vedi che si divertono e ti viene da ridere quando escono e si scuotono per asciugarsi. Perché a Crissy Field ci sono le coppie di pensionati che passeggiano tenendosi per mano. Perché a Crissy Field vedi Alcatraz e non sembra una prigione, e vedi la baia e ti sembra quella che raccontavano Steinbeck e Eggers. Perché a Crissy Field trovi i poliziotti a cavallo che salutano e fanno allright col pollice mentre i turisti li fotografano. Perché a Crissy Field vedi bianchi e neri e gialli e chiari e scuri e uomini e donne e bambini e anziani e sembrano tutti in pace e chissenefrega chi va con chi. Perché a Crissy Field ci sono dei sassi lunghi e tu ti ci puoi sedere sopra e guardare una enorme portacontainer scivolare silenziosa verso l’oceano aperto e star lì a fissare il Golden Gate che non vorresti nemmeno sbattere le palpebre per non perderne nemmeno un secondo e leggere la posta e sorridere e rispondere e stare lì, in pace col mondo e non avere nessuna voglia di alzarti perché dove altro vuoi andare, sei già a Crissy Field.
October 11th, 2010 at 14:57
Complimenti. Una cartolina davvero stupenda.