< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • October 2010
    M T W T F S S
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    25262728293031

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    22/10/2010

    Scrivi quando arrivi

    Filed under: — JE6 @ 09:00

    Il gruppo esce dal ristorante e si avvia verso il parcheggio. Piove, e si inizia a sentire il freddo umido della pianura padana che entra nell’inverno. Dopo qualche minuto, come sempre succede, si formano dei gruppi più piccoli, tre o quattro persone, quelle che hanno passato la cena insieme perché sedevano vicine, quelle che approfittano degli ultimi scampoli della sera per scambiare le quattro parole che non sono riuscite a dirsi prima. Là, all’inizio della colonna che apre gli ombrelli o che cerca un po’ di riparo sotto i cornicioni del centro storico, restano in due. Camminano un po’ più veloci degli altri, chissà se per abitudine o cos’altro. La donna prende sotto braccio il ragazzo, e questo inizia a parlare con frasi interrotte, come intimidito, o confuso, o rassegnato. Lei lo ascolta, e quando lui fa una pausa un po’ più lunga lei entra nella breccia, inizia a parlare e va avanti a lungo, accompagnandosi con gesti lenti di una mano che sembrano voler dire purtroppo ne so più di te. Lui fa un cenno con la testa, forse dice sì hai ragione, forse dice va bene ci penso. Il gruppo si riunisce al parcheggio, piove un po’ meno, molti chiudono gli ombrelli per potersi salutare più comodamente, allora ci vediamo la prossima settimana, va bene, proviamo a cambiare ristorante, d’accordo, la donna stacca la mano dal braccio del ragazzo, il mio numero ce l’hai se hai bisogno, sì grazie, mi ha fatto piacere, grazie di tutto, ma di cosa, mandami un messaggio quando arrivi a casa.

    Leave a Reply