Gruesse aus Nurnberg 2011 – Altstadthof
Ci sono giorni che stai dalle nove di mattina alle sei di sera dentro due padiglioni alti e pieni di gente, con la sveglia del telefono che ti avvisa per sette o otto volte “fra un quarto d’ora, stand A414” e allora fai mente locale – con chi devi parlare, e di cosa – e quando esci piove e fa freddo e ti rendi conto che devi aver fatto casino prenotando l’albergo o che Expedia ha un concetto di città piuttosto esteso perché ti ritrovi in un paesino di campagna, bello lindo e silenzioso ma nel quale stasera proprio non te la senti di fermarti. Sono quei giorni che ti cambi e vinci la stanchezza biblica che ti pervade e punti diretto verso il centro, passi il ponte sul fiume, attraversi la piazza del mercato, costeggi le mura del castello puntando verso un luogo preciso – e non è solo perché hai fame che ci stai andando, è che la città la conosci, l’hai già girata, l’hai vista con il sole e con la pioggia, con il caldo asfissiante della prima volta e con il freddo di quella sera che hai trovato per caso un amico olandese e ci hai bevuto un paio di birre assieme, e insomma ti puoi permettere di volere semplicemente andare a sederti lì, alla Hausbreuerei Altstadthof, che è piccola e non è forse la più caratteristica fra tutte, ma è quella con la lavagna che riporta una frase di Martin Lutero – “Wer kein Bier hat, hat nichts zu trinken”, chi non ha una birra non ha nulla da bere – è quella dove, vai a sapere perché, ti senti come a casa, come sul tuo divano, e infatti quando ti rialzi e paghi e esci lo fai per andare a letto, a fare i turisti ci pensiamo un’altra volta, ci pensiamo l’anno prossimo.